Il Collettivo Scrittori Uniti oggi propone lo scrittore Gualtiero Ferrari e la sua saga “Zetafobia”. Il collettivo è un’associazione nata dalle forze di chi ama leggere e scrivere, e mira a promuovere nelle fiere libri poco noti.
Gualtiero Ferrari, Scrittore “Collettivo Scrittori Uniti”
“Buongiorno a tutti. Mi chiamo Gualtiero Ferrari e sono lo scrittore della saga ‘Zetafobia’. Come si vede dalla copertina, che ha il numero due ben evidente, ‘Zetafobia’ è una trilogia a tema apocalisse zombie, ma ambientata in Italia. E più precisamente, a Torino.
Al di là delle preferenza personali sulla letteratura di genere, la domanda che mi pongono spesso è questa: era proprio necessaria l’ennesima storia di zombie che invadono il mondo e mangiano tutti? La mia risposta è si. Ed era necessaria per diversi motivi.
Innanzitutto, ‘Zetafobia’ non è il solito romanzo ambientato negli Stati Uniti, con il classico poliziotto che spara a qualsiasi cosa che si muova. Il nostro protagonista è un anonimo padre di famiglia, che insieme a sua moglie e a suo figlio, si trova a trascinarsi in un incubo di putrefazione e morte. Visto che mi è stato più volte chiesto se mi sono ispirato al CoronaVirus per la storia, tengo a precisare che il libro è del 2017. Perciò è di ben tre anni precedente rispetto alla pandemia Covid, nonostante diverse ed inquietanti similitudini.
I libri della saga “Zetafobia”
Venendo alla trama, nel primo romanzo assistiamo al crollo della civiltà umana. A causa di una pandemia di influenza aviaria, il mondo viene travolto da orde di milioni non-morti cannibali. E toccherà a Domenico, il nostro eroe quasi per caso, trovare un modo per non venir divorato insieme ai suoi cari. E questo non sarà affatto facile. Anzi, nel corso della storia dovrà prendere decisioni veramente difficili. Il prezzo da pagare per la sopravvivenza finirà per essere altissimo.
‘La città morta’, il secondo capitolo della saga, è ambientato nei medesimi luoghi che hanno fatto da cornice al primo romanzo. Ma le avventure si svolgono circa 6 anni dopo l’apocalisse che ha reso gli esseri umani l’ultimo anello della catena alimentare. Qui i nostri protagonisti – Domenica, Lucrezia e il figlio Sebastiano – sono costretti ad abbandonare la relativa tranquillità del rifugio che hanno saputo costruirsi e nel quale hanno vissuto per recarsi a Torino, in pieno centro città, per consegnare delle misteriose fialette, delle quali sono venuti fortuitamente in possesso, a un reparto militare di stanza a protezione della città stessa. E’ inutile dire che la scampagnata si rivelerà ben più complicata del previsto e piena di pericoli mortali. Ancora una volta le decisioni da prendere avranno conseguenze drammatiche, più pesanti di quanto previsto o sperato.
Il terzo e ultimo capitolo
Il terzo e ultimo capitolo è in fase di scrittura, perciò bisognerà aspettare ancora un po’ di tempo prima di poterlo leggere. Ma posso anticiparvi che sarà ambientato all’incirca un anno dopo la drammatica conclusione de ‘La città morta’. Il finale lo leggerete voi”.