Cultura e Spettacolo

Quando i giudici si occupano di simboli religiosi e voti a scuola

La Corte dei diritti umani di Strasburgo ha condannato la Lituania per aver multato un’azienda che ha usato i simboli religiosi per vendere vestiti, mentre il Tar di Palermo ha deliberato su un voto a scuola considerato troppo basso dai genitori. 

La Corte europea dei diritti umani legittima e difende l’uso di simboli religiosi nelle pubblicità e condanna la Lituania per aver multato un’azienda di abbigliamento che si è servita di Gesù e Maria a scopo promozionale: per i giudici la sanzione inflitta per aver “offeso la morale pubblica” ha violato il diritto alla libertà d’espressione.

Nel 2012 la società lanciò una campagna utilizzando la foto di un uomo e una donna con l’aureola, lui in jeans e tatuato, lei con un vestito bianco e una collana di perline, accompagnati dalle frasi “Gesù, che pantaloni!”, “Cara Maria, che vestito!” e “Gesù e Maria, cosa indossate!”. Iniziativa punita dall’Agenzia nazionale per la difesa dei diritti dei consumatori – dopo una serie di proteste – con una multa di 580 euro.

In Sicilia, invece, non soddisfatta dell’“ottimo” ottenuto dal figlio agli esami di scuola media, una coppia di Canicattì, nell’Agrigentino, ha presentato ricorso al Tar di Palermo per annullare il verbale dei giudizi sulle prove di esame e consentire al ragazzo di ottenere un più meritato eccellente, cioè 10/10.

Ma i giudici hanno detto no spiegando che: «la scuola, nel valutare la preparazione degli alunni, non applica scienze esatte che conducono ad un risultato certo ed univoco… ma formula un giudizio tecnico connotato da un fisiologico margine di opinabilità, per sconfessare il quale non è sufficiente evidenziare la mera non condivisibilità del giudizio».

Riportando tutti i voti conseguiti dall’alunno, il Tribunale ha sentenziato che il voto finale di 9/10 è coerente con quelli di ammissione e quelli conseguiti nelle prove d’esame, condannando i genitori a pagare le spese legali di mille euro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock