Stanno Facendo un 48

Artigiani a Venezia: i ragazzi del Giorgio Cini

Fiori, Lamonica e Baroni: la nobiltà del mestiere di artigiano e la sua importanza nel futuro

Patrizio Baroni conduce una nuova puntata di: Stanno Facendo un 48. In questa puntata, si parlerà di un tema molto caro a Venezia: i lavori artigiani storicamente legati alla Serenissima e il loro futuro come attività strategiche. Tratteranno il tema gli ospiti di questa puntata: Saverio Pastor, presidente El Felze’, Michelangelo Lamonica, dirigente dell’istituto Vendramin Corner, Marco Vidal, direttore di The Merchant of Venice, e Luisa Conventi, impiressa dell’azienda Gioia e rappresentante del comitato per la salvaguardia dell’arte delle perle e del vetro veneziano.

Gli artigiani del Polo Tecnico Cini

Il compito affidato agli studenti del Polo Tecnico Professionale Giorgio Cini è quello di realizzare a mano imbarcazioni moderne e tradizionali. Aiutati da un maestro d’ascia, i ragazzi lavorano il legno. Ma non solo, dovranno occuparsi anche di tutte le altre componenti di una barca. I giovani sono la vera risorsa del futuro.

Fabrizio Fiori, docente dell’Istituto Giorgio Cini

“In questo cantiere in particolare, vengono formati i futuri costruttori di imbarcazioni. Vengono aiutati dal maestro d’ascia Tamassia, però dovrebbero avere una preparazione molto più estesa perché fanno anche meccanica, quindi maneggiano motori ed impianti elettrici all’avanguardia.

Stiamo anche pensando di far utilizzare loro anche materiali tipo il vetroresina e l’alluminio, che sono più moderni. Dal disegno alla sala, dal tracciato alla scala naturale, per il momento realizziamo principalmente le ordinate e gli elementi strutturali di una barca classica, di una barca di tipo moderno e di una barca tradizionale”.

La visione di Lamonica

“Io guarderei al futuro: quello che è avvenuto negli ultimi 20-30 anni presenta una forte attenzione nei confronti dell’istruzione e – per quanto riguarda il Veneto – nei confronti delle tradizioni e del lavoro dell’Artigianato. Quindi questo è il momento di guardare al futuro.

È una ricchezza fare un lavoro di tipo artigianale perché in un mondo che va verso l’industrializzazione – in cui il lavoratore diventa un pezzo di un ingranaggio perdendo identità e creatività facendo ogni giorno la stessa cosa – fare un lavoro di tipo artigianale, invece, permette alla persona di rimanere persona e in questo momento è molto importante”.

La risposta di Baroni

“Guardi, io condivido perfettamente quello che ha appena detto. Mi permetto solo di farle osservare che se qualcuno deve guardare al futuro in modo costruttivo, deve capire quali sono stati gli errori del passato e non commetterli più.

Quando noi abbiamo dei direttori generali che non hanno idea di quello che sta succedendo nel mondo della scuola, qualche problema nell’attuale ordinamento probabilmente lo generiamo anche nel futuro. E anche senza l’autonomia che il Veneto sta chiedendo da tempo. Non è una polemica. È semplicemente un’ osservazione”.

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