Torna il 24 e il 25 marzo l’appuntamento con le Giornate Fai di Primavera, l’iniziativa promossa dal Fondo Ambiente nazionale giunta alla 26. edizione.
Come ogni anno, grazie all’impegno di 7500 volontari e 35 mila apprendisti ciceroni, si potranno scoprire tesori di arte e natura sconosciuti o generalmente inaccessibili.
Anche a Venezia saranno diversi i beni culturali aperti al pubblico, come è stato spiegato questa sera all’Ateneo Veneto nel corso della presentazione della 26. Giornata Fai di Primavera a cura delle delegazione di Venezia. All’appuntamento, a cui ha partecipato in rappresentanza dell’Amministrazione comunale la vicesindaco Luciana Colle, sono intervenuti tra gli altri, l’ambasciatore Gianpaolo Scarante, presidente dell’Ateneo Veneto, Francesca Barbini e Laura Corti della delegazione Fai di Venezia, Gaetano De Stefano del Ministero della Difesa, Adriana Baso del Casinò di Venezia e gli studenti degli Istituti Benedetti, Gritti, Guggenheim, Polo che faranno da guida nel corso delle visite.
Per le Giornate di primavera nel territorio veneziano saranno accessibili al pubblico:
- Ca’ Vendramin Calergi
- Chiesa di Sant’Elena Imperatrice
- Chiesa di Sant’Iseppo
- Chiesa di San Giovanni Elemosinario
- Palazzo Morosini Gatterburg
- Forte San Felice a Chioggia
- Villa Priuli Grimani Morosini – Ca’ della Nave a Martellago
- Passeggiata nella storia di Mirano
- Negozio Olivetti a Venezia
- Casa Bortoli a Venezia
“Mi piace molto questo sguardo allargato alla Città metropolitana – ha commentato la vicesindaco Luciana Colle. Noi siamo circondati da monumenti e opere d’arte, ma ogni tanto ce ne dimentichiamo. E’ significativo riscoprirle, con consapevolezza, perché scontate non sono, così come è importante averne cura e rispettarle. Ringrazio il Fai, promotore di questa iniziativa e tutti i giovani coinvolti che spiegheranno con uno sguardo diverso questi tesori”.
Per l’elenco completo delle 1000 aperture, dal 14 marzo sarà possibile consultare il sito www.giornatefai.it