
La Guardia di Finanza di Venezia ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal Giudice per le Indagini Preliminari di Pordenone. Su richiesta della locale Procura della Repubblica è stato disposto il sequestro di beni mobili e immobili, per un valore di 130 mila euro, nei confronti di un gioielliere di San Michele al Tagliamento. L’impresa infatti non ha prestato le dichiarazioni fiscali dal 2016.
Gioielliere
Dall’analisi delle informazioni presenti, la Compagnia di Portogruaro ha selezionato il soggetto, avviando nei suoi confronti una verifica fiscale. La Guardia di Finanza ha controllato la documentazione extracontabile rinvenuta all’intero dell’esercizio commerciale per la ricostruzione del volume d’affari non dichiarato al fisco.
Evasione per oltre 3 milioni
A seguito degli approfondimenti svolti, l’omessa dichiarazione di ricavi ha il valore di circa 3 milioni di euro e l’evasione dell’IVA altri 300 mila euro.
Hanno quindi denunciato il rappresentante legale della società per omessa dichiarazione fiscale avendo superato, negli anni 2018 e 2019, le soglie per le quali la condotta perpetrata risulta penalmente rilevante.
Per tali imposte evase, il Tribunale di Pordenone, su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha emesso uno specifico decreto di sequestro preventivo.
I beni sequestrati
Tra i beni sequestrati, 4 conti correnti, un’abitazione in provincia di Udine, 4 autoveicoli da lavoro intestati al rappresentante legale della società e quote societarie fino a concorrenza del valore disposto dall’Autorità Giudiziaria.
L’intervento dei finanzieri ha anche permesso di bloccare l’erogazione del contributo a fondo perduto legato all’emergenza COVID richiesto dal responsabile della società.