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Francesco Briggi: il tricorno dell’atelier Pietro Longhi

Francesco Briggi, reduce dal Carnevale di Venezia di cui è stato sponsor con i suoi splendidi abiti, ci parla del tricorno, unico cappello di moda a Venezia nel 1700.

Francesco Briggi è l’unico cappellaio di Venezia e, in quanto tale, fornisce i cappelli per i costumi di altri atelier. I suoi cappelli vengono prodotti e venduti all’Atelier Pietro Longhi; attività iniziata nel ’44 e dedicata, appunto, al pittore Pietro Longhi, molto poco noto ma famosissimo per chi vuole studiare la vita e il carnevale veneziano.

Il tricorno ha una base larga, circolare semplice e veniva usato, esattamente in questo modo, nel ‘500 dai preti. Questo semplice cappello prende il nome di Saturno. Nel ‘600 si alza una parte della tesa e si abbellisce con piume e fibbie. Nel ‘700 si comincia a giocare un po’ di più con la forma e nasce così il tricorno con i famosi tre lati tirati su. Le modifiche però non finiscono qual. La Rivoluzione Francese, infatti, ha portato alla creazione del bicorno e, successivamente, alla feluca, il cappello degli ufficiali di marina. Insomma, partendo dalla base, con questo cappello si può fare davvero di tutto.

Ora, per fare un cappello del genere si parte da una base di feltro grezzo a forma di cono che viene apprettato, strizzato e asciugato all’aria. Una volta asciutto il cono viene messo nella macchina formatrice che, con l’uso del vapore, gli da la forma desiderata.

Il tricorno ha un gran mercato al giorno d’oggi, soprattutto legato al costume e alle maschere; tant’è che l’Atelier Pietro Longhi ha deciso di creare un packaging unico, riconoscibile e, soprattutto, riconducibile all’Atelier, dando così garanzia di unicità, originalità e artigianalità pura al 100%.

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