
La Giunta comunale, riunita ieri in videoconferenza dalla Smart Control Room del Tronchetto, ha approvato su proposta del sindaco Luigi Brugnaro e dell’assessore ai Lavori Pubblici, Francesca Zaccariotto, il progetto definitivo per il recupero degli edifici 8 e 9, cosiddette Caserme napoleoniche poste nel lato est all’interno di Forte Marghera, da destinare ad uso espositivo e museale.
Il Piano Strategico a Forte Marghera
L’intervento, quantificato in una spesa di 5.200.000 euro, rientra a far parte di un progetto finanziato col Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” 2017-2018, nell’ambito del Patto per la Città di Venezia. Un totale di 7 milioni di euro, volto a recuperare complessivamente tre edifici in due lotti funzionali. Al Lotto 1, per il quale sono stati stanziati 1,8 milioni di euro si aggiunge questo Lotto 2. Caratterizzato da due strutture per le quali è previsto un recupero conservativo di due edifici per un totale di oltre 2.500 mq di superficie.
Le dichiarazioni di Brugnaro
“Con questo ulteriore stanziamento siamo arrivati ad oltre 22 milioni di euro che dal 2015 ad oggi abbiamo destinato al recupero di un Forte. Simbolo della difesa di Venezia. Da luogo abbandonato a sé stesso e vissuto solamente in quegli spazi ancora utilizzabili, oggi possiamo dire di essere arrivati alla creazione di un vero e proprio spazio per le famiglie, per i giovani e per quanti hanno voglia di trascorrere una giornata passeggiando su viali completamente sistemati e illuminati, ponti e pontili ricostruiti, padiglioni un tempo diroccati e ora luoghi di mostre della Fondazione Muve o padiglioni della Biennale.
Un forte raggiungibile in bicicletta grazie alle connessione con una fitta rete di piste ciclabili. Il nuovo ponte sarà accessibile anche direttamente dall’acqua grazie all’importante lavoro di pulizia dei fondali che stiamo facendo. Abbiamo tenuto alla fine l’intervento più importante che va così a completare un percorso fatto di duro lavoro. Vorremmo che Forte Marghera diventasse uno dei punti di riferimento per le celebrazioni dei 1600 anni dalla Fondazione di Venezia”. Conclude così il sindaco di Venezia Brugnaro.
Le dichiarazioni di Francesca Zaccariotto
“Il progetto destinato a Forte Marghera riguarderà la coppia di caserme difensive ottocentesche progettate dai francesi “a prova di bomba”. I due edifici sono i più emblematici del patrimonio monumentale del forte militare ottocentesco. I lavori di ripristino prevedono la realizzazione di servizi a supporto delle attività espositive e museali. Una caffetteria o punto ristoro, una zona accoglienza, servizi igienici dedicati e dotazioni impiantistiche in modo da garantire un utilizzo continuativo per tutto l’anno.
Inoltre l’idea di procedere attraverso un recupero con riuso ai fini museali espositivi nasce dall’idea di procedere dal restauro dei fabbricati come museo di sé stessi. Nel progetto si è lavorato per integrare le nuove funzioni partendo da quelle originali al fine di rispettare l’assetto fisico e distributivo e conciliare la collocazione delle nuove attività con la collocazione di quelle ospitate originariamente. Ingresso con corpi di guardia, cucina, forgia, magazzini, depositi, latrine, alloggio portinaio corridoio difensivo”. Dichiara l’assessore ai Lavori Pubblici.
La Casermetta Est
Per quanto riguarda l’intervento sulla Casermetta Est, corrispondente all’edificio 9, sarà rigorosa la conservazione del suo assetto originario. Si eseguiranno prevalentemente opere e lavori di messa in sicurezza, consolidamento strutturale e sovrastrutturale senza introdurre riforme e modifiche dell’assetto morfologico. I lavori sulla copertura prevedono la rimozione della vegetazione superiore spontanea. Questa ha danneggiato tratti della muratura e del cornicione con infiltrazioni di acque meteoriche all’interno della struttura. Prevista poi la rimozione e successiva riposa del manto in coppi doppio strati di laterizi, con la precedente posa di uno strato impermeabile e traspirante. Sarà, quindi, recuperata la linea di gronda metallica di cui residuano canali, cicogne e discendenti.
Congiuntamente al restauro della scala interna a due rampe e del solaio ligneo retrostante è prevista la realizzazione di due porzioni di soppalco nei vani adiacenti a quello centrale. È prevista, poi, la realizzazione di una caffetteria, dove era collocata originariamente la cucina.
La Casermetta Ovest
Per la Casermetta ad Ovest si procederà al ripristino della copertura piana praticabile per recuperare la terrazza originale. L’angolo a ponente potrà ospitare un nuovo volume, con scala e ascensore. Il secondo punto per una scala esterna è stato individuato lungo il fronte a Nord. All’interno sarà possibile conservare tutto il sistema di tiranti metallici esistenti e ridurre le modifiche all’assetto statico attuale che va consolidato.
Il progetto prevede il recupero dei soppalchi lignei esistenti e in particolare il solaio. E’ prevista anche in questo caso la realizzazione di una caffetteria, dove era collocata originariamente la forgia. È quindi previsto l’inserimento di un impianto elettrico, di impianti termici minimi e di un impianto elevatore per rendere accessibile la copertura piana.
Per entrambe le ex casermette napoleoniche, è stata posta attenzione nel progetto per il rispetto dei cunicoli e dei gatoli sotterranei. In due casi si è rilevato un cunicolo con funzione cloaca. In un altro caso è stato trovato un cunicolo posto in fianco ad un muro portante interno. Qui si è potuto riscontrare un abbondante scorrimento di acqua.