Cultura e Spettacolo

Fondazione Querini Stampalia aperta anche a Ferragosto

Aperta dal martedì alla domenica, ore 10-18, anche a Ferragosto, senza prenotazione. Ingresso gratuito per i Veneziani

La Fondazione Querini Stampalia resterà aperta nel mese di agosto per far scoprire ai suoi visitatori una Venezia inaspettata. Un percorso attraverso la storia, l’architettura e le opere d’arte della Fondazione per un viaggio suggestivo in una Venezia tutta da scoprire.

Come accedere

Aperta dal martedì alla domenica, ore 10-18, anche a Ferragosto, senza prenotazione. Chiuso lunedì. Per i residenti nel Comune di Venezia ingresso gratuito domenica 15 agosto, come tutte le domeniche dell’anno.

Per accedere alla Fondazione è necessario esibire la certificazione verde COVID-19 (Green pass).

Fondazione Querini Stampalia

Durante il mese di agosto è anche possibile visitare le mostre temporanee:

Venezia panoramica. La scoperta dell’orizzonte infinito a cura di Giandomenico Romanelli e Pascaline Vatin.

La più grande veduta di Venezia mai realizzata, quella dipinta nel 1887 dal pittore e decoratore veneziano Giovanni Biasin, viene esposta per la prima volta dopo il recentissimo restauro conservativo che ne ha recuperato i colori originali.

E’ anche l’occasione per ricostruire, attraverso una sessantina tra incisioni e dipinti, quel viaggio avvincente che parte dalle minuscole vignette xilografiche quattrocentesche, concentrate quasi soltanto su Piazza San Marco, e si allarga man mano a scorci sempre più vasti dello skyline di Venezia, fino ad abbracciarne l’intero orizzonte.

Un’evidenza fantascientifica. Luigi Ghirri, Andrea Zanzotto, Giuseppe Caccavale a cura di Chiara Bertola e Andrea Cortellessa.

Il progetto, terzo atto del programma di ricerca legato al Fondo Luigi Ghirri, mette a confronto fotografia, pittura e poesia aprendo una nuova occasione di valorizzazione tra i linguaggi dell’arte.

Il dialogo è a tre. Un artista visivo come Giuseppe Cacccavale e un grande poeta come Andrea Zanzotto si confrontano con le opere di Luigi Ghirri sul grande tema del paesaggio. I linguaggi della fotografia, della poesia e della pittura vengono qui a comporre un paesaggio inedito tanto irriconoscibile e trasfigurato da sembrare il paesaggio di un altro mondo, fantascientifico appunto.

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