Il fronte è in fermento nell’alto Adriatico, ma c’è grande incertezza e preoccupazione a Venezia, mentre Fincantieri procede a gonfie vele consegnando domani un’altra grande nave destinata alle rotte americane.
“Nieuw statendam” è la nuova nave per la Carnival Crociere destinata ad Holland American Line (brand del gruppo, primo operatore del settore crocieristico) varata nel dicembre dello scorso anno, arredata in questi mesi e che domani sarà consegnata a Porto Marghera.
La nave ha una stazza lorda di 99500, è lunga quasi 330 metri e ospiterà 2660 passeggeri in oltre 1300 cabine di ultima generazione, le quali ottimizzano l’efficienza energetica e riducono al minimo l’impatto ambientale dal 1990.
Fincantieri ha costruito 80 navi da crociera di cui 57 dal 2002 e altre 34 sono in costruzione. Si tratta di un gigante del mare che incrocerà nelle acque americane.
Intanto ieri a Monfalcone si è tenuta la cerimonia di avvio dei lavori di costruzione della più grande nave da crociera mai realizzata in Italia e durante l’evento, MSC crociere ha annunciato che dal 2020 Trieste diventerà homeport di una delle sue navi.
Se Fincantieri dunque dorme sonni tranquilli per le commesse che ha già ricevuto, non si può dire altrettanto del terminal passeggeri. L’avanzamento di Trieste sul fronte delle crociere sta preoccupando Venezia che da sette anni dalla data dell’emissione del decreto Clini-Passera sta attendendo una decisione sulla rotta che le grandi navi devono imboccare per raggiungere il porto veneziano senza passare per il canale della Giudecca.
Il ministero alle infrastrutture Danilo Toninelli sta prendendo tempo per decidere e proprio ieri a Milano ha ribadito che è ora in corso l’analisi costi. E’ stata ribadita la necessita di ripristinare la figura del magistrato alle acque per la gestione del Mose e la salvaguardia della Laguna.
