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Festival delle foreste: inaugurata a Longarone la 1° edizione

Cosa piantare al posto dell'abete rosso sulle montagne bellunesi spazzate dalla tempesta vaia. Il dibattito è aperto e sono in molti a voler lasciar crescere ciò che ha deciso la natura. Veneto agricoltura invece propone alberghi con il marchio. Al confronto durante il festival delle foreste ha assistito il ministro D'Incà

Si tratta di pensare alla ricostruzione dei boschi e mai come in questo momento dopo che il mondo ha esistito alla foresta amazonica in fiamme quest’estate, l’argomento è molto sentito. A Longarone si è tenuta la prima edizione del festival delle foreste a cui è intervenuto il ministro Federico D’Incà

Ministro  Federico D’Incà

Ha avuto una grandissima crisi lo scorso anno con la tempesta vaia, oggi ha una grandissima opportunità di costruire un nuovo settore economico attraverso la capacità di mostrata in quest’ultimo anno. Augura sempre di più possiamo dimostrare come Belluno ma come tutta Italia che il settore del legno è un settore importante nel quale poter creare una nuova catena e anche diminuire una parte di importazione.

Ora è aperto il dibattito su quale piante introdurre non certo l’abeto rosso che era oggetto di discussioni danni e non ha retto alla forza del vento.

Festival delle Foreste

Il rischio che pur di piantare si comperi la prima pianta che si trova sul mercato, invece sulle piante non è così. Devi avere la garanzia della risorsa genetica che stai usando quindi, da dove viene quel seme, a quali suoli, a quali clima è adatto. Per certificare tutto questo Veneto Agricoltura alcuni anni fa prima di Vaia in tempi non sospetti aveva lanciato un’iniziativa di un marchio che garantisse l’origine delle piantine che avremo piantato.

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