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Femminicidio a Castello, i vicini: tragedia nata dalla disperazione

Femminicidio a Castello: 81enne veneziana accoltellata a morte dal marito compagno di una vita

Non sono chiare le modalità del femminicidio che hanno portato all’omicidio di una donna di 81 anni, Licia Zambon, trovata morta accoltellata nella sua casa a Venezia, ma forse il movente si.

La donna era malata da tempo e peggiorava sempre più, il marito e compagno di una vita avrebbe deciso di chiudere con questa fase che non riservava più gioie per entrambi. L’omicidio è avvenuto nell’appartamento dove viveva con il compagno Renato Berta 85 anni nel sestiere di Castello in Campazzo de l’Erba nella zona est della città a pochi passi dall’Arsenale al civico 400 di Castello, in fondamenta Riello.

L’85enne, stando alle prime informazioni avrebbe colpito la moglie con un coltello da cucina, è stato fermato dalla polizia e si trova ricoverato. Potrebbe aver assunto qualche sostanza per tentare il suicidio.

Sul posto è intervenuta la squadra mobile, che ha eseguito un sopralluogo per ricostruire l’accaduto: stando alle prime informazioni, fatale sarebbe stato un fendente che ha colpito un’arteria della povera donna. In supporto sono arrivati anche i carabinieri.

L’alloggio in cui è avvenuto il delitto fa parte di un complesso composto da diversi condomìni, che comprende anche un cortile interno. L’abitazione si trova a poca distanza dallo stadio di calcio Penzo.

A trovare il corpo dell’anziana è stata la badante dei due coniugi. La donna, arrivata questa mattina, ha notato sulla porta un cartello con su scritto “Non disturbare e chiamare la polizia”. Una volta varcata la soglia si è trovata di fronte la macabra scena, il cadavere dell’anziana e l’uomo in stato confusionale.

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