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Estate già finita per le discoteche. Per le spiagge si riflette

L'altra filiera su cui si è iniziato a discutere è quella del turismo e su questo fronte molti operatori temono uno tsunami. Gli animatori della movida a Jesolo hanno già messo i remi in barca

Estate 2020: i pannelli in plexiglas tra gli ombrelloni sono stati subito bocciati, ma l’idea ha avuto il merito di porre la questione delle vacanze nelle spiagge con urgenza. Nel solo weekend di Pasqua sono stati persi 300 milioni di euro nel settore turistico. Non abbiamo alternative dicono gli operatori, il settore deve riprendere, vale il 13 % del Pil e 4 milioni e 200 lavoratori, siamo i primi in Europa e c’è il rischio di perdere 40/50 miliardi se salta l’estate. Chi viveva della movida lungo il litorale veneziano si è già arreso. Da Bibione a Chioggia persi 50 milioni.

Movida

Pinton, patron del Muretto di Jesolo: «Senza cura non si aprirà più. Le coste veneziane vanno un po’meglio perché se se si riparte sarà possibile distanziare gli ombrelloni, lo spazio c’è, come del resto su tutta la costa adriatica e anche la Spagna con spiagge simili si sta organizzando per spalmare gli ombrelloni e ci saranno comunque i numeri per garantire il pagamento dei servizi e gli addetti , ma per gli altri con spiagge piccole?» A loro risponde il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, che parla di vacanze consapevoli e contingentate.

Estate 2020

Gli operatori delle piccole spiagge ribattono che con pochi ombrelloni non riusciranno a sostenere le spese dei servizi.

La sottosegretaria dem al Turismo Lorenza Bonaccorsi in un’intervista ad ‘Avvenire’ ha parlato di un buono-vacanza, l’idea è che un bonus limitato (poche centinaia di euro) potrebbe essere concesso a tutte le famiglie italiane per vacanze nel mercato interno in strutture alberghiere e ricettive, nei ristoranti e in tutta la filiera italiana. Un modo per dare una piccolissima spinta al settore. Su tutto ciò incombe il rischio che, per recuperar i giorni di scuola, insegnati e studenti debbano rientrare nelle aule per lezioni supplementari di recupero. Da contratto ha dichiarato l’assessore all’istruzione della regione Veneto Elena Donazzan i docenti non sono in ferie tre mesi.

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