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Eraclea, la Camorra aveva messo radici: scattate 50 misure cautelari

Sotto choc Eraclea: dopo l’ndrangheta la direzione distrettuale antimafia del veneto colpisce la camorra con una maxi operazione da 50 arresti

Maxi operazione

300 uomini dello Scico della guardia di finanza, dello Sco della polizia e del nucleo di polizia economico-finanziaria di Venezia hanno cominciato all’alba di stamane ad eseguire 50 arresti fra Venezia e Casal di Principe, in provincia di Caserta.

In manette il sindaco di Eraclea

Scattato anche il sequestro di dieci milioni di euro In manette anche un poliziotto e il sindaco di Eraclea. Quest’ultimo Mirco Mestre, è accusato di aver scambiato favori in cambio di preferenze, che lo hanno fatto vincere alle elezioni del 2016 I destinatari del provvedimento sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere di stampo mafioso e altri gravi reati.

L’edilizia e il riciclaggio

Tutto ruoterebbe attorno al mondo dell’edilizia legato alle costruzioni lungo la costa adriatica veneziana, da San Donà di Piave a Bibione, Caorle e oltre. Il clan dei casalesi è accusato di aver fornito manodopera a basso costo  di aver commesso decine di estorsioni per riscuotere crediti, truffe all’erario, armi, di aver gestito lo spaccio di droga e la prostituzione.

Un duro colpo alla criminalità organizzata

I dettagli dell’operazioni sono stati spiegati dal Procuratore Nazionale Antimafia Federico Cafiero de Raho e dal Procuratore Distrettuale di Venezia Bruno Cherchi . “Si tratta dell’operazione più importante contro la criminalità organizzata di stampo mafioso a Nordest”, ha spiegato Cherchi.

Forte penetrazione nel territorio

“Una cosca organizzatasi autonomamente in Veneto, che faceva riferimento al clan camorristico dei Casalesi. Una penetrazione forte di cui non avevamo riscontri in precedenti indagini”. L’indagine è stata condotta dal Gico del nucleo di polizia economico finanziaria della guardia di finanza di Trieste e dalla squadra mobile di Venezia.

Il circolo vizioso delle estorsioni

A commissionare le estorsioni, per recuperare crediti, erano imprenditori e semplici cittadini, che invece di rivolgersi alla magistratura, hanno scelto i camorristi favorendo la loro radicalizzazione nel territorio. Vogliamo inseguire i boss e i loro sporchi affari ovunque siano». Ha commentato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Ringraziamenti alle forze dell’ordine

Plauso del governatore del Veneto Luca Zaia e del sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Oggi la giornata comincia davvero nel migliore dei modi». Anche il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro si è accodato ai ringraziamenti a Procura e forze dell’ordine con un twitter come agivano secondo le accuse

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