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Edilizia con segno + nel 2022, ma mancano addetti

Il Superbonus nel 2022 ha fatto lavorare le imprese costruttrici ma, anche il terziario. E' il dato che  più caratterizza il settore dell'edilizia nella città metropolitana per l'anno in corso.

Il Superbonus nel 2022 ha fatto lavorare le imprese costruttrici ma, anche il terziario. E’ il dato che  più caratterizza il settore dell’edilizia nella città metropolitana per l’anno in corso.

La materia complessa e gli importi importanti hanno spinto molte aziende edili ad appoggiarsi a associazioni di categoria per riparare la matassa, esattamente come i consumatori hanno chiesto aiuto ai CAF.

Le parole di Antonio Vespignani, Direttore Ance Venezia

Le parole di Antonio Vespignani, Direttore Ance Venezia:” Abbiamo avuto due servizi sotto stress se possiamo dire così, quello dei lavori pubblici e quello fiscale tributario per l’aspetto Superbonus.

Direi che l’associazione ha fatto fronte a queste richieste in modo egregio a giudicare dai risultati perchè abbiamo avuto oltre ad attestazioni esplicite di soddisfazioni da parte delle imprese anche l’adesione di numerose altre imprese non associate prima che si sono avvicinate a noi proprio per il bisogno dei nostri servizi e di risposte su temi dei quali non trovavano risposte altrove. Siamo molto contenti di aver registrato mediamente tre imprese al mese di nuovi associati.”

I lavori legati ai Superbonus hanno fatto chiudere al settore delle costruzioni un 2022 con un segno più e l’ANC Venezia, l’associazione Nazionale costruttori edili vede rosa anche per il 2023 grazie alle opere pubbliche previste dal PNRR.

Le parole di Giovanni Salmistrari, Presidente di Ance Venezia

L’andamento dell’anno 2022 che stiamo ora chiudendo è stato di sicuro positivo. – dice il presidente di Ance Venezia Costruttori edili Giovanni Salmistrari – Le ore lavorate sono aumentate così come il numero degli operai e il numero delle imprese ha tenuto. Siamo soddisfatti e credo che l’anno prossimo, con gli importanti investimenti derivanti dal settore dei lavori pubblici, questi dati verranno confermati se non addirittura superati.”

Rimane però il nodo della mano d’opera che non si trova perchè non è formata a sufficienza rispetto all’evoluzione dei materiali e dei macchinari.

“Emerge che c’è una forte richiesta di manodopera – continua Giovanni Salmistrari – sia di tecnici che di operai, unita ad una grandissima difficoltà nel reperirli. Devo dire però che questa difficoltà non trova solo noi in questa situazione, ma trova anche tutto il settore del turismo.

L’edilizia si sta evolvendo

L’edilizia come tutti i settori si sta evolvendo, le lavorazioni mutano, i materiali da utilizzare sono sempre più performanti e più particolari con grande attenzione al loro utilizzo.

Pertanto la manodopera deve essere anche una manodopera specializzata, più che specializzata aperta a studiare, a guardare ad esempio un tutorial di come si mette giù un determinato prodotto. Oltre che, come sempre, tecnici specializzati. Ormai il BIM è un sistema ormai usuale per le imprese al di là degli obblighi di legge.

Ormai siamo tutti connessi, – conclude il presidente di Ance – pertanto dobbiamo utilizzare sistemi tecnologici che necessitano di una preparazione più spinta verso la tecnologia”.

Leggi anche: Nel 2022 truffe in aumento: nel mirino conti bancari e superbonus

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