Cultura e Spettacolo

Gossip giudiziario: D’Urso/Lucarelli e la ragazzina di “The ring”

Barbara D’Urso ha vinto la causa per diffamazione contro Selvaggia Lucarelli, mentre la protagonista di “The ring” viaggiava a bordo di un’auto rubata.

Il Tribunale di Milano ha dato ragione a Barbara D’Urso, condannando Selvaggia Lucarelli per diffamazione aggravata, a causa di un post pubblicato online nel 2014 in cui la blogger, commentando un’intervista resa dalla conduttrice di Canale 5 a Daria Bignardi, aveva scritto: «L’applauso del pubblico delle Invasioni alla D’Urso ricordava più o meno quello alla bara di Priebke». Il tweet, ultimo di una serie di commenti al vetriolo e sovente di pessimo gusto – a detta dell’avvocato della D’Urso – aveva indotto la sua assistita a sporgere una querela che ha portato la Lucarelli a giudizio.

D’Urso sosteneva, a ragione, che il commento fosse «gratuitamente offensivo, basato su fatti falsi e manifestamente incontinente, travalicando i limiti della libera manifestazione del pensiero per ledere direttamente l’altrui reputazione». E così la Lucarelli pagherà 700 euro di multa (che la rivale devolverà alla campagna contro la violenza sulle donne), oltre a risarcire il danno e a rifondere le spese legali. 

Guai più gravi con la giustizia per Daveigh Chase, l’ex bambina prodigio diventata famosa in tutto il mondo per aver interpretato l’inquietante bambina dell’horror “The Ring” (confronto ieri/oggi): l’attrice, la 27enne, è in stato di fermo dopo essere stata arrestata dalla polizia di Los Angeles che l’ha sorpresa a bordo di una Bmw risultata rubata. Anche se non era lei alla guida, è stata accusata di viaggiare a bordo dell’auto senza il consenso del proprietario.

Daveigh era finita in manette già lo scorso febbraio, dopo aver lasciato un uomo morente all’esterno di un ospedale: rintracciata dalla polizia, aveva ammesso di essere uscita con lui e di averlo poi abbandonato prima di darsi alla fuga, ma non fu indagata per il decesso, causato probabilmente da un’overdose.

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