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Due pietre d’inciampo contro lo sterminio nazista

Sono state poggiate oggi a Venezia altre due pietre d'inciampo per ricordare due signore, ospiti nella casa di riposo israelitica nel ghetto a Venezia

Per la ricorrenza del giorno della memoria a Venezia, piantate due pietre d’inciampo in ricordo di Rosa de Leon e Regina Abolaffio. L’Università Ca’ Foscari lancia un’attività per poter avere informazioni sull’identità delle pietre d’inciampo direttamente sul telefono.

Giorno della Memoria

Venezia ricorda lo sterminio degli ebrei nei giorni della memoria. Domenica scorsa con un concerto alla Fenice con un concerto e oggi con la posa di due pietre d’inciampo dedicate a due anziane, ospiti nella casa di riposo israelitica nel ghetto a Venezia.

Quella di far inciampare i turisti su pietre che riportano il nome di ebrei deportati con la data dell’assassinio è un’idea nata da un tedesco Gunter Demnig nel 1990. Lo scopo è ricordare gli zingari deportati e da allora se ne possono trovare moltissime sulla soglia di molte abitazioni, almeno 75 mila in tutta Europa. Fino a oggi a Venezia ci sono 105 pietre d’inciampo.

Rosa de Leon e Regina Abolaffio, portate dai nazisti ad Aushwitz

Sono dedicate a Rosa de Leon e a Regina Abolaffio portate dai nazisti ad Aushwitz dove sono state uccise. Dall’idea di creare tanti piccoli monumenti disseminati dove è più facile vederli durante la quotidianità, è nata un’altra attività dell’università Ca’ Foscari. “Con un semplice telefonico si potrà puntare su alcune pietre d’inciampo la fotocamera, per sapere qualcosa di più sulle persone deportate”. Queste le parole di Shaul Bassi, professore associato alla Ca’ Foscari.

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