Salute e benessere

Disfunzione erettile: solo un paziente su tre si cura in modo corretto

La disfunzione erettile è oggi un disturbo molto diffuso - si stima che solo in Italia colpisca più di 3 milioni di uomini - e però è affrontato dai più in modo non corretto.

La disfunzione erettile è oggi un disturbo molto diffuso. Si stima che solo in Italia colpisca più di 3 milioni di uomini e però è affrontato dai più in modo non corretto.

La spiegazione del dottor Franco Giada

“Purtroppo, circa due terzi degli uomini colpiti dalla disfunzione erettile – spiega il dottor Franco Giada, Direttore della Medicina dello Sport dell’Ulss 3 Serenissima – non arrivano a sottoporsi ad una consulenza specialistica. Alcuni non percepiscono il problema come malattia, altri invece hanno il timore di riferire il disturbo ad un operatore sanitario.  A causa dell’imbarazzo o della scarsa fiducia nella possibilità di trattamento cercano risposte e rimedi, talora pericolosi, al di fuori dell’ambito medico”.

Eppure, quando si soffre di questo disturbo è importante impostare un adeguato percorso diagnostico e terapeutico. “La disfunzione erettile – spiega il dottor Giada – non costituisce solo una problematica che può avere serie ripercussioni sul benessere psicologico dell’individuo e della coppia. A volte anzi può essere il primo sintomo della presenza di importanti patologie sottostanti in ambito cardiovascolare, endocrino-metabolico e neurologico”.

Anche i professionisti della salute, sottolinea il dottor Giada, possono trovarsi in difficoltà nel sollevare ed affrontare questo argomento. “Non è mai facile parlare di disfunzione erettile con i pazienti; e anche gli operatori sanitari possono trovarsi in una situazione di carenza di formazione sull’argomento e di scarsa conoscenza dei percorsi per una presa in carico efficace del problema”.

La formazione del personale sanitario

Gli specialisti dell’Ulss 3 Serenissima, quindi, sono al lavoro per creare occasioni scientifiche per approfondire la problematica della disfunzione erettile.

“Proprio nell’ottica di rendere più consapevoli i pazienti – spiega il dottor Giada – è importante la formazione del personale sanitario che abitualmente non si occupa, nello specifico, di questo disturbo. Il medico di famiglia che, grazie al suo rapporto privilegiato con il paziente, appare come la figura chiave per individuare la problematica ed impostare l’adeguato iter diagnostico.

L’infermiere e il medico specialista che possono sondare la presenza della disfunzione erettile nell’ambito della loro pratica clinica, per poi eventualmente riferire il paziente a specialisti del settore”.

Le iniziative

Tra le iniziative in atto, si svolge domani, sabato 12 novembre, a Mestre (Hotel Voco, in via Terraglio 15, dalle ore 8.30 alle ore 13.00) un evento formativo multidisciplinare. Coinvolgendo illustri esponenti del mondo scientifico ed accademico esperti di disfunzione erettile, punta a trattare in modo completo l’argomento. A partire dalla prevenzione attraverso la promozione di uno stile di vita sano e della pratica di esercizio fisico, alla diagnosi precoce e ai percorsi di intervento e cura.

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