Economia e società

Discarica di Piave Nuovo: “Dai comitati accuse inaccettabili”

Jesolo-discarica di Piave Nuovo: "Dai comitati parole e accuse strumentali e inaccettabili" Entro marzo via ai lavori per i primi 260 metri di fascia alberata

Le reazioni dei Comitati Passarella e Cà Pirami e di altri in merito alla realizzazione delle opere di mitigazione e compensazione ambientale della discarica di Piave Nuovo sono strumentali, quindi inaccettabili.

Discarica di Piave Nuovo

L’opera di compensazione ambientale (la pista ciclopedonale) è infatti già stata realizzata nel tratto Ca’ Pirami-Jesolo Paese; manca da ultimare il collegamento Ca’ Pirami-Passarella di Sotto, per il quale Veritas aveva esperito la gara secondo le norme vigenti. Quindi, solo per la parte finale di questa pista, ci sarà un ritardo del tutto legittimo e che non pregiudicherà il completamento dell’opera. Infatti, nel corso delle procedure ordinarie di gara pubblica, era stato compilato un elenco di cinque ditte, in base al ribasso offerto, ma prima della definitiva aggiudicazione era stata effettuata la verifica della congruità dell’offerta, così come previsto dalle norme del Codice degli appalti. Solo in questa fase era stato possibile verificare che nessuna delle cinque ditte era in grado di fornire elementi in grado di dare seguito alle verifiche cui devono essere sottoposte. In questa occasione, tutte le ditte avevano anche comunicato la rinuncia all’appalto. Veritas quindi – che si riserva la facoltà di trattenere le fidejussioni rilasciate dalle ditte come del resto altrettanto previsto dalle norme – non potrà far altro che indire una nuova gara, con i tempi previsti dalla legge.

L’opera

Per quanto riguarda l’opera di mitigazione ambientale (il bosco intorno al perimetro della discarica), è stato concluso l’iter di acquisizione dei terreni sui quali sarà realizzata la fascia alberata. Tutti tranne uno, per il quale è necessaria un’autorizzazione del Tribunale, a causa della presenza di proprietari minorenni. Quindi, entro marzo 2020, la ditta già incaricata dovrà avviare i lavori di realizzazione del primo stralcio della fascia boscata (circa 260 metri) sul lato nord della discarica. Discarica già attiva, anche se con volumi di ricevimento ridotti rispetto al normale, la cui gestione rispetta tutte le normative di legge e prescrizioni previste dalle autorità.

È quindi falso, strumentale e fuorviante sostenere che Veritas non mantenga lo stesso comportamento per i lavori all’interno della struttura e per le opere di mitigazione e compensazione ambientale, posto che le opere di compensazione sono svariate e alcune delle quali già realizzate o in corso di realizzazione.

Per quanto riguarda invece la stazione di travaso, Veritas ricorda che la discussione sulla sua permanenza all’interno della discarica fa parte di un procedimento decisionale autonomo, in mano agli Enti preposti e non collegato al funzionamento della discarica, che come a tutti noto avrà una durata di circa sette anni.

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