Deborah Onisto: donne e uomini fra politica ed attualità

Uomini, donne, politica… e anche attualità.Deborah Onisto ne parla con Eduardo Sivori.

Deborah Onisto, capogruppo del partito di Forza Italia del Comune di Venezia, torna nei nostri studi per fare “due chiacchiere” con Eduardo Sivori. Il tema della loro discussione è piuttosto articolato: si parlerà di quello che le donne dicono rispetto agli assassini, ai violentatori, a coloro che giustificano degli atti atroci nei loro confronti con la scusa di “amarle troppo” ma anche delle donne che, finalmente, sono riuscite ad entrare attivamente in politica divenendo, con le ultime amministrative, anche prime cittadine di città molto importanti. La Onisto inizia subito con una statistica piuttosto preoccupante: negli ultimi 20 anni i casi di femminicidio risultano addirittura triplicati ed avvengono, nella maggior parte dei casi, all’interno delle famiglie o delle coppie. Probabilmente perché sentimenti come odio e vendetta stanno cominciando oramai a superare perfino uno dei valori fondamentali dell’esistenza, quello della vita. Ma anche il rispetto per essa e per l’amore sta soccombendo di fronte all’oscurità, al cieco desiderio di vendetta nei confronti di chi amiamo. Ma perché succede tutto questo? La risposta è molto semplice: manca un’educazione all’affetto a partire dalla tenera età. Si spendono un sacco di soldi per attivare l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole eppure a nessuno è venuto in mente, invece, di proporre un po’ di educazione sentimentale per i giovani. Oramai si prediligono difatti i valori estetici rispetto a quelli più concretamente spirituali, che dovrebbero essere trasmessi già a partire della famiglia, una carenza grave, che porta i genitori a permettere ai proprio figli di guardare tranquillamente in televisione anche programmi altamente diseducativi. A questo proposito, la consigliera cita una tesi di filosofia di una ragazza che si è concentrata proprio sul tema tecnologia e sentimenti: basandosi sull’analisi di una nota serie TV che coniuga proprio questi due “opposti”, il risultato è stato piuttosto scontato: la tecnologia non può sostituire i sentimenti, ma soprattutto non può fornire una soluzione “palliativa” nei confronti di emozioni delicate come dolore ed abbandono. Fornisce solo dei “filtri” che sembrano aiutarci a vivere, ma che invece fanno lo stesso effetto di un utilizzo eccessivo di antibiotici: l’organismo, abituandosi al medicinale e non provando più beneficio, finisce per esserne immune. La soluzione, invece, sarebbe compensare la sofferenza con l’amore, la vita, la voglia di vivere, sentimenti positivi insomma. Ed un contributo che anche l’amministrazione comunale potrebbe dare senza alcun dispendio troppo oneroso sarebbe fare degli interventi nelle scuole a favore dell’educazione sentimentale di cui si parlava prima e cercare di dirottare le segnalazioni di donne maltrattate o in difficoltà verso le forze dell’ordine, creando un’immediata rete di sicurezza con il loro supporto. Proprio per questo, secondo la consigliera, sarebbe opportuno rivedere il codice penale e sviluppare anche una sorta di “lavoro educativo”, perché molti degli episodi che accadono oggigiorno sono tutti una conseguenza della mancanza di un’educazione appropriata: il gusto del provocare, la tossicodipendenza, le molestie, il bullismo etc etc… tutto è portato all’eccesso, un eccesso sempre più grande, una rincorsa che prima o poi porterà ad una vera e propria catastrofe. Un po’ come negli anni ’70, ricorda Sivori, anni in cui le persone si buttavano dal 7° o 8° piano, fatti di acido, perché pensavano di poter volare. L’antidoto, come detto in precedenza, sarebbe riscoprire le emozioni che danno le cose belle, che sembrano cose banali ma che in realtà hanno dietro valori indescrivibili. Si deve ripartire dalle basi perché tutto è da ricostruire da zero. Ma passiamo ora alle donne in politica: sicuramente il Movimento 5 Stelle, con la sua “politica diversa”, ha portato una ventata d’aria fresca e di menti giovani, soprattutto femminili, e la Onisto ricorda a questo proposito alcune impressioni che aveva raccolto da alcune donne molti anni fa: sarebbero entrate in campo, in politica, quando non ci sarebbero più state risorse e quando il potere non sarebbe stato più così allettante. Un caso palese della veridicità di queste parole è sicuramente Roma, dove la Raggi dovrà veramente darsi da fare e dimostrare carattere per risolvere i “pasticci” della capitale. Sivori, concludendo, ricorda anche le parole della fine del film “La grande bellezza”, in cui la voce di fondo parlava a coloro che mangiavano dicendo “voi avete scommesso sul fallimento di questo stato e ci state riuscendo”. Per la Onisto, il Movimento 5 Stelle dovrà ben presto definirsi come vero e proprio partito politico con una struttura ben precisa ed avere anche dei contenuti perché ora è in possesso di città veramente importanti, dove non è più possibile fare solo politica in opposizione a tutto il resto. Ma quindi perché gli italiani hanno scelto i 5 Stelle per rappresentarli? Probabilmente perché i cittadini avevano il forte desiderio di essere rappresentati veramente e perché necessitavano, dopo tante delusioni, di una nuova speranza.
Exit mobile version