Proseguono le vaccinazioni anti covid in Veneto, che sperimenta il nuovo sistema a chiamata e pone la sua attenzione agli anziani delle isole del veneziano
Aumentano i posti letto occupati
In Veneto continua a seminare paura la variante inglese, più aggressiva e rapida del virus originario. Anche se nella regione sono diminuiti i positivi, grazie alla stretta della scorsa settimana, il contagio continua. Aumenta anche il numero di pazienti in ospedale, e la clinica privata Rizzola è tornata preziosa nel Veneto orientale.
Il centrodestra spinge per riaprire il prima possibile, tuttavia l’incremento dei posti letto occupati porta gli scienziati a posticipare le aperture a maggio. La speranza è che i vaccini a quel punto faranno scendere la curva di diffusione del covid.
Prosegue la distribuzione del vaccino
Il Veneto, grazie alla distribuzione dei vaccini, in particolare per il nuovo sistema a chiamata sperimentato a Godega di Sant’Urbano e per le somministrazioni nelle isole volute dall’ULSS 3. Ieri a Pellestrina sono stati vaccinati 145 anziani su 186 convocati.
La popolazione del territorio dell’ULSS Serenissima comprende 540 mila abitanti vaccinabili dai 16 anni in su. Uno su cinque ha già ricevuto la dose. Inoltre l’azienda chiede di rispettare gli orari di convocazione prestabiliti, onde evitare il rischio di assembramento come si è visto ieri al Palainvent di Jesolo. GUARDA ANCHE: Vaccini Ulss3: giorno, ora e sede personalizzabili per tutti gli ultraottantenni
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