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Eduardo Sivori: Cose da “rom”

Il problema dei rom si fa sempre più serio.Anche Papa Francesco li “bacchetta”.

Il problema dei rom è sempre più grave ed i fatti ce lo dimostrano. Recentemente, una coppia di nomadi rom con 2 bambini che viveva in un camper è stata arrestata per furto ed ora è agli arresti domiciliari all’interno del camper stesso, in sosta però in un luogo dove la stessa sarebbe vietata. Insomma, il solito pasticcio all’italiana della politica che non decide nulla perché o non sa o non vuole e che obbliga altri “pezzi dello stato” a decidere da soli. In tal modo, i problemi si diffondono a macchia di leopardo, come quello dei ponti e delle calli di Venezia preda dei venditori ambulanti e dei borsaioli: a questo proposito, sono sempre di più le donne rom o di altra etnia che fanno le borsaiole, con tanto di neonati in braccio. E portarsi dietro un bambino piccolo è una strategia furba. I neonati fanno pena e distraggono le vittime dal borseggio. Addirittura Papa Francesco però ha cominciato a “bacchettare” i rom, invitando gli zingari all’onestà sociale e a smetterla con truffe, imbrogli e liti. Se però questa cosa l’avesse detta qualcun altro, sarebbe sicuramente passato per razzismo. Forse è vero che talvolta certe affermazioni possano suonare proprio “razziste”, come quando sull’autobus salgono degli zingari e tutti mettono mano al portafogli con il terrore che qualcuno di essi possa rubarglielo. Ma se a considerare la situazione è arrivato perfino il Papa, allora forse forse vuol dire che chi lo diceva non aveva proprio tutti i torti.

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