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Coronavirus, aggiornamenti 14 aprile: si svuotano le terapie intensive

Le riaperture sono un banco di prova ha dichiarato il virologo Andrea Crisanti e molto dipenderà da quello che accadrà nelle case di riposo oltre che negli ospedali e nelle abitazione e allora vediamo com'è la situazione, finora i morti sono 800

Coronavirus: «Le riaperture sono un banco di prova – ha dichiarato il virologo Andrea Crisanti – e molto dipenderà da quello che accadrà nelle case di riposo oltre che negli ospedali e nelle abitazione» e allora guardiamo com’è la situazione finora. GUARDA L’INTERVISTA: Zaia: “Rifugi pieni, sono incazzato. Attenzione torniamo ai divieti”

Coronavirus nelle case di riposo

Nell’Ipab Mariutto di Mirano: 1 operatore e 4 anziani positivi al Covid-19. Questo l’ultimo dato registrato sul fronte delle case di riposo che inquieta, anche se al momento nessuno dei casi presenta sintomatologie di gravità tale da dover ricorrere al ricovero ospedaliero. Gli anziani interessati saranno, comunque, trasferiti in una parte della residenza Gelsomino, dotata degli adeguati presidi sanitari e dell’ossigenoterapia, come area dedicata all’isolamento e quarantena Covid-19.

A livello interno le aree dedicate a isolamento e quarantena saranno ulteriormente delimitate. Per il resto la situazione nelle case di riposo nel Veneto è migliore rispetto alla media nazionale. L’indice di mortalità nelle case di riposo, nella regione, è al 15,7%, nella fascia di età 80-89 anni, mentre quello nazionale è stato calcolato al 31,3%. Su 370 residenze venete totali sono stati già resi noti i numeri dei contagi: 302.

Ospedali

Negli ospedali, invece, la situazione va migliorando: nel veneziano il numero dei dimessi ha quasi raggiunto quello dei ricoverati, anche se nel fine settimana di Pasqua ci sono stati sei decessi. Nel veneto, invece, il cluster di Vo’ continua a segnare zero, ma il bollettino annuncia altri 144 casi positivi e in tutta la regione nella notte sono morte altre sette persone. I decessi si sono registrati: 2 nell’Azienda Ospedale Università Padova, 1 nell’Ospedale di Oderzo, 1 nell’Ospedale di Vittorio Veneto, 1 nell’Ospedale di Montebelluna, 1 nell’Ospedale di Legnago, 1 nell’Ospedale di Villafranca.

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