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Controlli serrati a Venezia e si prepara il rientro a scuola

Oggi primo giorno di lockdown i controlli sono confermati e a Venezia si muoverà una squadra speciale. Mentre tutti saranno chiusi in casa si preparerà il piano trasporti in vista della riapertura delle scuole

Oggi primo giorno di lockdown e la ministra agli interni, Luciana Lamorgese, tiene la posizione annunciando che non ci saranno cedimenti sui controlli. Anche il prefetto di Venezia Vittorio Zappalorto ha annunciato la creazione di una squadra incaricata di vigilare nelle abitazioni private. Due ospiti over 14 e niente brindisi.

Il bollettino di oggi in Veneto

Continuano a crescere i contagiati dal coronavirus in Veneto: sono 229.782 dall’inizio della pandemia (+3837 nelle ultime 24 ore). Gli attualmente positivi arrivano ad essere 104.022 (+696). Aumenta il numero di deceduti, che oggi sono 5859 (+112 nelle ultime 24 ore). Resta inoltre alto l’indice RT, a quota 1,11.

Ma ci sono dati anche positivi, crescono i guariti: 119901 (+3029). E continuano a calare i ricoverati negli ospedali: oggi sono 3252 (-17). 2870 sono in area non critica (-18), di cui 2630 positivi (-30) e 240 guariti (+12).

I controlli

“Non ci possiamo permettere di intasare gli ospedali” ha detto il prefetto. Intanto si parla di zona rossa a gennaio anche se il vaccino sarà già in distribuzione.

Luca Zaia tira le somme di un anno da incubo.

“Nessuno ha resistito come noi. Sul nuovo anno incombe l’ombra della zona rossa se la situazione dei contagi si aggraverà, ma i vaccini saranno in distribuzione e anche per questo sembra che siamo tutti d’accordo che si tornerà in classe il 7 gennaio, o almeno ci tornerà il 50 % degli studenti la prima settimana, e poi gradualmente nell’arco di qualche giorno si dovrà arrivare al 75%”. Spiega Luca Zaia.

Le disposizioni nelle scuole veneziane

La scuola veneziana è pronta per far ripartire il 50%, anche se continuerà anche nell’anno nuovo la caccia al supplente. Resta da risolvere il problema del trasporto pubblico. L’idea è di creare due blocchi distinti per diluire l’orario di punta, ossia dalle 7 alle 9. Si parte con un primo ingresso a scuola alle 8 e poi con un secondo arrivo alle 10. Le scuole che normalmente si fermano il sabato possono decidere di aprire anche in quel giorno.

La questione scuola e smart working

Gli studenti si aggiungeranno ai lavoratori e dunque si sta pensando di incentivare lo smart working o di aggiungere navette private. Il problema dei trasporti è comunque nelle mani dei prefetti e dei tavoli territoriali. Sul piano sanitario è previsto in accordo con le Ulss un attento screening della popolazione scolastica.

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