La Voce della Città Metropolitana

Il concorso letterario Mestre Racconta

Roberto Stevanato e Ugo Ticozzi presentano il concorso letterario Mestre Racconta

Roberto Stevanato, presidente del Centro Studi Storici e Ugo Ticozzi, presidente dell’associazione Mestre Domani, hanno lanciato un concorso letterario.

Il premio avrà come fine quello di raccogliere storie riguardanti Mestre; le opere dovranno essere inviate entro il 30 giugno.

L’idea

Ticozzi spiega che l’idea è nata nell’ambito delle funzioni dell’associazione Mestre Domani. L’organizzazione infatti si occupa di promuovere il territorio nel suo sviluppo sociale e culturale.

Si è pensato quindi di raccogliere in un libro una serie di storie che riguardassero Mestre con l’obiettivo di portare avanti nel tempo il progetto, come una sorta di recupero della memoria storica.

E’ bene specificare che quando si parla di Mestre si intende anche tutto il territorio circostante che ha sempre fatto parte storicamente del luogo.

Il concorso

Il concorso letterario è aperto a tutti, senza alcuna quota di iscrizione e si può partecipare inviando un’unica opera.

Sono ammessi tutti i generi, racconti sia reali che di fantasia e persino le poesie; insomma tutto ciò che consenta di vedere Mestre sotto una nuova luce, sia nel presente, che nel passato o nel futuro.

I racconti devono essere di 8 cartelle dattiloscritte, da 3000 battute ciascuna e possono essere scritti in lingua veneziana.

La mail a cui inviare le opere è mestreracconta@gmail.com

La lingua veneziana

Il concetto di lingua veneziana è complesso poiché in realtà all’interno della città esistono più lingue che variano anche a seconda del sestiere. Dunque anche Mestre ha un proprio dialetto.

Dobbiamo considerare inoltre il fatto che la così detta lingua veneziana era la lingua della diplomazia prima di essere soppiantata dal francese.

L’evoluzione di Mestre

Lo scopo è anche quello di raccontare l’evoluzione che ha avuto Mestre in un secolo. Ticozzi e Stefanato sono stati di fatto testimoni di molte fasi di cambiamento del territorio.

Hanno vissuto, ad esempio, il confronto con Venezia, tra la città di terra e la città d’acqua. Una sorta di complementarietà che non è stata mai valorizzata da parte della classe politica. Così Mestre è stata spesso messa in secondo piano.

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