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Claudio Vernier parla dell’Associazione Piazza San Marco

Claudio Vernier, Vicepresidente dell’Associazione Piazza San Marco, ci parla dell’Area Marciana e non solo.

Innanzitutto, proprio quest’ultima è stata estesa, per valorizzare non solo la piazza in se stessa ma anche le bellissime aree limitrofe.
Già da qualche anno l’amministrazione di Venezia aveva iniziato a rendere l’associazione partecipe, ma ora, spiega Vernier, ci aspettiamo di essere coinvolti di più e anche in decisioni che non concernono strettamente Piazza San Marco. D’altronde, continua Vernier, gli interventi dell’Associazione San Marco sono stati molti per il benessere di Venezia: tra le diverse attività si ricorda l’ iniziativa, con l’aiuto della Guardia Costiera, di porre del personale addetto che avvisasse i turisti del corretto comportamento da tenere in Piazza San Marzo, un bene da preservare, e le luminarie di Natale che nello scorso inverno si sono trasformate in arte con l’intervento dell’artista Marco Nereo Rotelli.
I prossimi obbiettivi da raggiungere per migliorare la situazione dell’area Marciana sono, tra tanti, un dispositivo acustico per allontanare i gabbiani, un maggior controllo della piazza, e ancora trovare soluzioni alternative all’eccessivo affollamento dell’area che ne provoca il degrado e il deterioramento.
I gabbiani, che nel periodo della cova delle uova si fanno più aggressivi, si aggirano in Piazza San Marco in cerca di panini da sottrarre ai turisti, facendo venire qualche bello spavento. Secondo l’associazione la soluzione dei falconieri, adottata molto spesso negli ultimi anni, è da evitare in favore di soluzioni alternative, come quella di un dispositivo acustico che emetta dei suoni udibili dai gabbiani e per loro fastidiosi: i falconieri sono una soluzione costosa e cruenta che si può evitare. Inoltre, se un impegno da parte di Veritas e cittadini portasse a una diminuzione di immondizia abbandonata per le calli, gli animali sarebbero molto meno attratti in città.
Per quanto riguarda i venditori ambulanti in nero, invece, una cosa da fare è sicuramente appellarsi a chi di dovere per fornire alle Forze dell’Ordine i mezzi e il personale necessario per occuparsi della vendita illegale, intensissima in zona San Marco, e che in alcuni episodi diventa anche aggressiva.
Se ci sono alcuni che vorrebbero vedere Piazza San Marco chiusa e istituito un biglietto di €5 per entrarvi, così da controllare i venditori ambulanti e gestire l’afflusso eccessivo dei turisti, Vernier afferma che si tratta proprio “dell’ultima ratio”. Una soluzione estrema insomma, che potrebbe essere risolta in modi diversi e meno invasivi, per esempio con una collaborazione tra i grandi Tour Operator. Se organizzassero l’afflusso in modo sostenibile e intelligente attraverso l’arrivo di navi e autobus, Venezia sarebbe più vivibile per tutti.
San Marco, Venezia, sono dei cittadini, che la vivono tutti i giorni, e del turista informato, che la tratta con rispetto e dà impulso alla sua economia. Si deve tutelare entrambi.

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