Economia e società

Caribe Bay a corto di personale: servono 50 dipendenti

A stagione avviata, mancano ancora molte figure professionali.

Luciano Pareschi, titolare di Caribe Bay, non riesce a capacitarsi. Il Parco a tema acquatico, con una forte attrattività favorita dai continui investimenti (l’ultimo, in ordine di tempo, la realizzazione di Roatan, l’attrazione più lunga del Parco), sta avendo difficoltà a reperire personale.

“La stagione è avviata ormai da tempo, anche se abbiamo dovuto iniziare dopo a causa delle avverse condizioni meteo di maggio – continua Pareschi – eppure non riusciamo a completare l’organico”.

Carenza di personale al Caribe Bay

Il Parco dà lavoro a circa 220 persone, diventando in questo modo l’azienda più grande di Jesolo. Ad oggi mancano ben 50 persone. Si cercano persone soprattutto per la ristorazione, addetti alla cassa, alle riparazioni, bagnini. “Avevamo già visto una diminuzione delle richieste, che raccogliamo attraverso il sito. La cosa è diventata tangibile quando abbiamo iniziato ad assumere. Le cause? Stiamo cercando di capire, qual è stato il fattore scatenante. Qualcuno però ci ha fatto capire che a fronte di un lavoro stagionale impegnativo, preferiva percepire il reddito di cittadinanza. Se il non lavorare, che significa anche imparare, viene preferito, allora c’è veramente da preoccuparsi”.

Nei giorni scorsi anche altre associazioni di categoria, nella stessa Jesolo, avevano lamentato la carenza di personale determinata proprio dall’avvento del reddito di cittadinanza.

“Caribe Bay – conclude Pareschi – continuerà a garantire il massimo dei servizi, di certo questa situazione non ci agevola”. Nel 2017 il comparto ha sviluppato un giro d’affari di 376 milioni di euro. Rilevanti anche i dati relativi all’occupazione: il settore genera 20.000 posti di lavoro stabili, che arrivano a 60.000 tra le assunzioni stagionali e l’indotto.

“Tutti questi dati – sottolinea Pareschi – dimostrano il ruolo strategico dei parchi a tema nello sviluppo territoriale e nazionale, rendendo quanto mai necessaria una più stretta collaborazione con le Istituzioni competenti”.

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