Cultura e Spettacolo

Due bodyguard accusano Johnny Depp di averli sfruttati e sottopagati

Due ex guardie del corpo di Johnny Depp gli hanno fatto causa per averli sfruttati, rivelando nelle testimonianze dettagli poco onorevoli della vita privata dell’attore, già a processo contro un gruppo di ex manager, accusati di averlo truffato.

Sfruttati, sottopagati, costretti a fare da babysitter e a «togliergli la droga dalla faccia»: i bodyguard Eugene Arreola e Miguel Sanchez hanno fatto causa a Johnny Depp per il trattamento ricevuto tra l’aprile del 2016 e gennaio del 2018, affermando di essere stati privati anche del cibo e del giusto riposo, mentre gli correvano dietro.

«Spesso erano costretti a proteggere Depp da se stesso e dai suoi vizi, diventando delle vere e proprie balie. – scrivono i loro avvocati – Come quella volta in un night club in cui hanno dovuto pulire il suo viso sporco di sostanze illegali prima che qualcuno si accorgesse delle condizioni dell’attore». Le guardie del corpo dovevano prendersi cura pure dei figli, compito che andava ben oltre le loro formali mansioni e non retribuito, così i due chiedono un adeguato risarcimento.

Secondo il Daily Mail, Sanchez e Arreola hanno lavorato con piacere al servizio di Johnny prima che fosse travolto da problemi economici e di droga: «Hanno visto Depp sempre più sommerso da problemi personali e hanno assistito parallelamente al suo allontanamento dalla realtà», riportano gli atti. «Erano costantemente utilizzati come autisti, guidando avanti e indietro tra Depp e la sua famiglia. Gli veniva chiesto di guidare dei veicoli contenenti sostanze illegali e inoltre di monitorare individui instabili nella vita di Depp e nel suo entourage».

I due hanno ammesso di aver lasciato il lavoro, perché divenuto ormai «troppo pericoloso», con delle accuse che si aggiungono alla causa in corso di Depp contro il Management Group, il gruppo di manager che lo seguiva, colpevole – a suo dire – di una cattiva gestione del patrimonio e di averlo truffato.

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