Servizi Cronaca

Barellato per 24 ore in un corridoio dell’Ospedale dell’Angelo a Mestre

Giorgio Ragazzoni, malato di cancro, ha denunciato di essere stato parcheggiato per 24 ore in attesa che si liberasse un posto nella zona OBI senza ricevere assistenza alcuna. Le autorità devono intervenire per evitare che un altro barellato si ritrovi in quelle condizioni.

Giorgio Ragazzoni, attualmente consigliere della municipalità di Favaro, è rimasto barellato per un giorno intero in attesa di essere ricoverato nel reparto osservazione breve intensiva (OBI) a Mestre. Ragazzoni ha presentato un esposto ed è iniziato un botta e risposta con i dirigenti del pronto soccorso dell’azienda Ulss 3 Serenissima. L’esposto ha messo in luce un buco nero dell’Ospedale dell’Angelo di Mestre. C’è un reparto, che in realtà è un corridoio, dove l’unica assistenza che si riceve è quella dei familiari.

Il reparto OBI esiste, ma Ragazzoni è stato lasciato in corridoio perché al momento non c’erano posti disponibili. Questo è stato anche confermato dalla direttrice del pronto soccorso dell’Ospedale dell’Angelo, la dottoressa Mara Rosada. Mi rendo conto che la sanità veneta è un’eccellenza, ha dichiarato Ragazzoni, ma nel mio caso ho vissuto i limiti strutturali dell’OBI. Aggiunge: trovo inaccettabile che all’Angelo manchi il reparto di degenza Oncologica e che lo spazio riservato al Pronto Soccorso non sia adeguato.

Al momento Ragazzoni è ricoverato nel reparto di Oncologia civile di Venezia, pur risiedendo nella terraferma. Ora bisogna capire quali iniziative il governatore Zaia e l’assessore regionale alla sanità Coletto intendano prendere per evitare che altri rimangano barellati all’Ospedale di Mestre nella stessa situazione.

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