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Baby Gang a Venezia: si aggravano le accuse

Baby Gang: uno dei pestati ha lesioni guaribili in 120 giorni e una frattura alla spina dorsale ma ha rischiato di rimanere paralizzato

C’è il timore che ci scappi il morto e per questo gli investigatori stanno cercando di chiudere il cerchio attorno ai baby bulli per renderli inoffensivi ed intervenire senza distruggere vite recuperabili.

Sono stati identificati tutti sono 27 e sono al vaglio sia la loro personalità e il contesto sociale in cui vivono. In queste ore è emerso un particolare che aggrava la loro posizione: la premeditazione.

Secondo le indagini la baby gang decide il raid nella tarda mattinata, poi si da appuntamento verso sera e si muove, le vittime sono casuali. Dieci costituirebbero il perno attorno a cui ruotano una quindicina di altri ragazzi tra i 13 e i 19 anni e c’è in corso una gara per affermar il ruolo del leader interno.

Il passaparola fa sapere a diversi ragazzi della movida di Rialto e Mestre che il gruppetto dei violenti è in uscita a caccia di qualche vittima. A quel punto iniziano ad aggregarsi per assistere quando si scatenano contro l’innocente di turno ma potrebbero anche non limitarsi ad assistere in futuro.

Per questo il prefetto Vittorio Zappalorto ha convocato per il 24 aprile il comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza per analizzare il fenomeno e inoltre coinvolgere i servizi sociali perché alcune ragazzi provengono da famiglie disagiate. Inoltre sarà coinvolto il tribunale dei minori che nei prossimi giorni ascolterà i genitori dei ragazzi.

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