Cultura e Spettacolo

Avete dei problemi di “misofonia”?

Si chiama “misofonia” – cioè “odio per il suono” – la condizione di chi non sopporta alcuni rumori, soprattutto legati alla masticazione, ma non solo.

Il rumore di chi mastica per alcune persone è insopportabile, a tal punto da spingerle ad allontanarsi da colui che sta mangiando. Chi soffre di questo disturbo – noto come “misofonia”, qui degli esempi classici – non vive semplicemente una sensazione di fastidio, ma prova un vero e proprio malessere che talvolta sfocia in rabbia e reazioni violente.

La “misofonia”, letteralmente “odio per il suono”, è uno stato che porta a non sopportare alcuni tipi di rumore, non necessariamente legati alla masticazione, anche se è il caso più ricorrente. Il disagio non ancora è molto conosciuto e ci sono poche informazioni in letteratura scientifica per spiegarlo e diagnosticarlo.

Comunque, uno studio recente ha scoperto che ci sono alcuni particolari suoni che innescano reazioni “combatti o fuggi”, in cui l’organismo si prepara a reagire producendo ormoni come l’adrenalina e il cortisolo, che hanno il compito di preparare all’azione fisica aumentando la frequenza cardiaca, quella respiratoria e il tono muscolare. Una reazione istintiva utile nel caso in cui si debba essere pronti a fuggire, per mettersi in salvo, o ad attaccare ciò che costituisce un pericolo immediato.

Un’altra ricerca dà elementi per comprendere la patologia dal punto di vista neurologico, avendo effettuato dei test con rumori fastidiosi mentre il cervello dei volontari era sottoposto a risonanza magnetica. I dati evidenziano nei “misofonici”, rispetto a chi non è affetto dal disturbo, una maggiore attività del lobo dell’insula, un’area del cervello coinvolta nei processi di selezione delle cose cui prestare attenzione.

Per ora le persone con una diagnosi di “misofonia” non ricevono trattamenti molto efficaci: il consiglio è di evitare il più possibile le fonti dei rumori che portano al malessere, oppure di coprire questi suoni ascoltando musica con le cuffie nei contesti in cui non si può tenere altrimenti sotto controllo il problema.

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