Cultura e Spettacolo

Aumentano i naviganti, occhio ai rischi!

Sempre più adulti e giovani online, ma in pochi conoscono i rischi: nove utenti su dieci non fanno nulla per proteggere la propria immagine su internet.

Gli italiani sono sempre più connessi in rete, ma la maggior parte è inconsapevole dei rischi. Lo denuncia una ricerca Ipsos, per Save the Children, su 804 ragazzi di età compresa tra 12 e i 17 anni e 801 adulti della fascia 25-65 anni.

Il primi dati che emergono con evidenza sono quello sull’uso dei social network, che coinvolge gli utenti di tutte le età, e la crescita esponenziale dell’utilizzo di internet da dispositivi mobili: possiede uno smartphone il 95% degli adulti e il 97% dei ragazzi, ma gli intervistati sono poco consapevoli delle conseguenze dell’attività in rete: i due terzi sanno che mentre navigano i loro dati vengono registrati, ma non sanno il perché; l’80% di entrambi i gruppi è preoccupato che i siti registrino traccia del loro passaggio.

Secondo i dati della ricerca, 9 utenti su 10 non fanno nulla di concreto per proteggere la propria immagine online, come ad esempio cancellare post passati (l’ha fatto almeno una volta solo il 18% dei ragazzi e il 14% degli adulti ) o bloccare qualcuno su Whatsapp (lo fa solo il 19% dei ragazzi e il 16% degli adulti).

Un dato inquietante è quello relativo ai minori che, pur di avere un profilo Facebook, mentono sulla propria età: mediamente, i ragazzi si iscriverebbero al social network a 12 anni e mezzo, dichiarando un’età superiore. Sempre più diffusa è anche l’abitudine di condividere immagini di sé stessi o altre persone con riferimenti sessuali o in pose imbarazzanti.

“I risultati che emergono dalla ricerca dimostrano che adulti e ragazzi condividono le stesse conoscenze”, dice Raffaella Milano, Direttore dei Programmi Italia-Europa di Save the Children, aggiungendo che si tratta di un dato preoccupante “se pensiamo che proprio gli adulti dovrebbero esercitare un ruolo di guida in un contesto complesso e in continua evoluzione come quello delle tecnologie digitali”.

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