Economia e società

Ascom Jesolo propone concertini sulle terrazze di tutta la località

L’idea di Ascom Jesolo è quello di proporre all’amministrazione già quest’inverno una serie di idee per aumentare la frequenza dei concerti live sulle terrazze dei locali

Musica e divertimento si stanno rivelando i veri protagonisti, anche economici, dell’estate Jesolana. Non possono più, infatti, essere considerati dei comprimari, delle attività accessorie, ma sono i veri e propri elementi centrali e di richiamo della nostra località.

Il calo delle presenze nelle strutture ricettive ed il contestuale aumento di lavoro per pubblici esercizi ed i locali di pubblico spettacolo sono l’indice più eloquente di come sia radicalmente cambiata l’attrattiva di jesolo.

“I nostri associati che rappresentano queste categorie economiche – sostiene il delegato comunale, Alberto Teso – non hanno dubbi: con il divertimento si lavora, con la musica si porta gente, con le feste aumentano il giro d’affari, gli investimenti e le assunzioni”.

“Le feste in spiaggia, in attesa di Random, gli eventi ad Aqualandia, i concertini live nelle terrazze o nei chioschi rappresentano un enorme richiamo, tra l’altro di una clientela disposta a spendere con maggior facilità rispetto ad altre tipologie di turisti.

Da qui la proposta di teso. “Sono settori che devono assolutamente essere potenziati: intendo, ad esempio, proporre all’amministrazione comune quest’inverno una serie di idee per aumentare la frequenza dei concerti live sulle terrazze dei locali, ovviamente a volume controllato, nel rispetto degli orari e della normativa sulla sicurezza. Non è possibile che, con tutta la richiesta che c’è di musica, i locali che lungo via Bafile propongono concertini si possano contare sulle dita di una mano”.

Musica e divertimento per un pubblico non solo giovanissimo. “La musica ed il divertimento non sono affatto un problema – conclude Teso – ma sono vita e ricchezza per la città. Il controllo dell’ordine pubblico è invece un problema, ma come diciamo sempre, non possiamo chiudere le gioiellerie per risolvere il problema delle rapine”.

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