Cronaca

Mestre, quasi un etto di marijuana in casa: pusher arrestato

Giro di spaccio tra giovanissimi, la base in un appartamento di Carpenedo. I carabinieri hanno fermato un 34enne straniero

Nella mattina odierna, i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Mestre, coadiuvati nelle fasi esecutive dalle unità cinofile della Polizia Locale di Venezia, hanno tratto in arresto in flagranza di reato per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio F.L. dal Gambia classe 1986 senza fissa dimora e clandestino, con precedenti specifici.

L’operazione a Mestre

L’operazione è stata sviluppata dai militari a seguito dell’attività di ricognizione informativa e controllo svolta sul territorio, che aveva permesso di acquisire vari elementi in merito alla sussistenza di movimenti di stupefacente – in particolare Eroina e Marijuana – tra giovanissimi, incentrati nella zona residenziale di Carpenedo, a due passi dal centro. La zona è densamente abitata, fatalmente attraendo gli spacciatori di turno anche in queste condizioni di isolamento sociale.

Venivano effettuati continui servizi mirati di osservazione controllo e pedinamento, attività che hanno consentito di individuare pochi giorni fa la base del pusher, un appartamento sito al pian terreno. Stamattina è scattato il blitz. I Carabinieri arrivano di buon ora davanti alla porta dell’appartamento e dopo aver cinturato l’area circostante, hanno bloccato il sospetto accedendo all’appartamento.

La droga

All’interno dei locali sono stati rinvenuti, anche grazie all’ausilio di Lapo e Hadesz cani delle unità cinofile della Polizia Locale di Venezia, quasi un ettogrammo di “Maria”. I sensibilissimi sensi dei cani antidroga hanno subito fiutato lo stupefacente nascosto. I militari hanno poi recuperato anche tutto il materiale necessario al confezionamento delle dosi: bilancini, ritagli e rotoli in cellophane per la realizzazione delle classiche dosi da strada. Sono stati rinvenuti e sequestrati dai Carabinieri anche i classici bilancini fondamentali per la pesatura delle dosi, il coltello e i telefoni cellulari cd. “dedicati” con i contatti dei vari clienti.

L’arresto

Per il pusher straniero, dopo le formalità di rito è scattato l’arresto e la messa a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.

Gli investigatori sospettano che, a causa della qualità dello stupefacente sequestrato, la cellula fossa attiva nello smercio tra i giovanissimi tossicodipendenti del centro di Mestre.

Le attività di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti sulle aree sensibili della terraferma in atto da tempo proseguiranno senza sosta da parte dei Carabinieri della Compagnia di Mestre su tutto il territorio di competenza.

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