Cronaca

Anziani abbracciati e derubati: arrestata coppia di ladri seriali

I carabinieri hanno arrestato una coppia di ladri seriali che hanno compiuto un furto con destrezza ai danni di una ultraottantenne, con problemi di deambulazione.

I Carabinieri della Stazione di Spinea hanno tratto in arresto nella flagranza di reato per concorso in furto aggravato avvenuto in Salzano una coppia di ladri seriali pregiudicati, il 55enne P. D. C. e la 47enne N. P.

Alla luce di recenti episodi di furto e truffe ai danni di persone anziane commesse nel territorio, i Carabinieri hanno predisposto una serie di specifici servizi volti al contrasto, tra gli altri, di tali specifici reati. Proprio in tale contesto, nella giornata di ieri, la Centrale Operativa della Compagnia di Mestre, segnalava alle pattuglie impiegate sul territorio, una piccola utilitaria di colore bianco con a bordo due individui, un uomo (alla guida) ed una donna, descrivendone sommariamente le fattezze, i quali, poco prima, si erano resi responsabili di furto con destrezza in Salzano ai danni proprio di una anziana signora ultraottantenne, tra l’altro con problemi di deambulazione.

Nella circostanza, la donna ha finto di riconoscere l’anziana per strada facendole domande semplici e ricordandole, falsamente, di essere giunta ad abitare nei pressi dell’abitazione della vittima da poco. Alcune domande sullo stato di salute della vittima, quel che basta per entrare in contatto con la stessa, un fugace abbraccio, durante il quale la borsa dell’anziana viene portata via mentre il complice, a bordo di autovettura, che segue a distanza la scena, è pronto a far salire l’altra, fuggendo a tutta velocità.

Le pattuglie dispiegate sul territorio, quindi, ricevevano la nota di ricerca con alcuni, scarsi, elementi: una piccola utilitaria bianca, un uomo ed una donna, la prima lettera della targa dell’auto. Immediate comunque le ricerche dei fuggitivi messe in atto sul territorio che, nel giro di poco tempo, consentivano alla pattuglia della Stazione Carabinieri di Spinea di notare, proprio in quel centro, un’autovettura simile a quella descritta con a bordo un uomo ed una donna.

I militari, pertanto, invertivano il proprio senso di marcia ponendosi al seguito del veicolo sospetto allertando la Centrale Operativa che allertava gli altri servizi dall’Arma sul territorio anche al fine di poter procedere in sicurezza al controllo degli occupanti. L’autovettura sospetta, che nel frattempo proseguiva la propria marcia oltrepassando il centro abitato di Spinea, svoltava all’interno del parcheggio del centro commerciale all’insegna “LIDL” di Chirignago. Approfittando del supporto nel frattempo giunto di pattuglie del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Mestre e delle Stazioni di Marghera e Favaro Veneto, i militari bloccavano i due procedendo al controllo degli stessi che, seppur privi di documenti di identità, risultavano essere D. C. e P., entrambi pluripregiudicati per reati contro il patrimonio, anche recentissimi, con fattispecie del tutto identiche al reato consumatosi immediatamente prima in Salzano.

I predetti, che nel corso della perquisizione sul posto venivano trovati in possesso della somma di denaro e della borsa con gli effetti personali sottratti alla vittima, una volta condotti in Caserma venivano riconosciuti dall’anziana signora e da una testimone.

Al termine degli accertamenti quindi, considerata la gravità del fatto e la pericolosità dei soggetti, gravati da numerosissimi precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, tra l’altro anche dello stesso tipo di quello per il quale si procedeva, i due venivano dichiarati in stato di arresto con le gravi accuse di concorso in furto aggravato e trattenuti presso le camere di sicurezza della caserma in attesa del giudizio. L’uomo, tra l’altro, è risultato essere già gravato dalla misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e dell’obbligo di dimora nel Comune di Venezia, violazione per la quale veniva anche segnalato all’Autorità Giudiziaria.

La stessa Autorità Giudiziaria ha oggi condiviso l’operato dell’Arma, chiedendo, a carico dei due indagati, l’emissione di una misura cautelare in carcere, la più grave, per i gravi fatti commessi, aggravati dal fatto di aver approfittato delle minorate condizioni fisiche della parte lesa (ultraottantenne con difficoltà di deambulazione nonché munita di deambulatore con rotelle). A carico dei medesimi, inoltre,  la recidiva specifica reiterata infraquinquennale. Evidentemente desumibile oltre alla gravità dei fatti la pericolosità dei soggetti, con riferimento anche alla possibile reiterazione di fatti reato simili, atteso il loro curriculum criminale. Al termine del giudizio infatti, per entrambi si sono aperte le porte del carcere di Venezia.

I Carabinieri, che ora verificheranno l’eventuale coinvolgimento dei due arrestati in altri analoghi episodi avvenuti nel territorio della provincia, sottolineano ancora una volta quale sia stato il fondamentale ruolo di collaborazione dei cittadini che, anche in questo caso, hanno segnalato il fatto tempestivamente al 112.

Il successo dell’operato dell’Arma, si inserisce nell’ambito di una serie di attività poste in essere dai Carabinieri su tutto il territorio della Provincia di Venezia per il contrasto del fenomeno dei reati che vanno a colpire le fasce più deboli.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Pulsante per tornare all'inizio
Chiudi

Disattiva AdBlock per sostenerci

Televenezia ogni giorno mette a disposizione informazioni e contenuti gratuiti. La libertà d'informazione deve essere sostenuta e Televenezia lo fa anche grazie ai banner pubblicitari. Sostienici e disattiva AdBlock