Dopo il 4 Marzo, Andrea Ferrazzi espone il suo punto di vista sulle questioni che hanno animato le scorse elezioni
Andrea Ferrazzi, neofita del Parlamento e portavoce del Partito Democratico, si sofferma innanzitutto sulla novità che non ci si aspettava da queste ultime elezioni. Maria Elisabetta Casellati è la prima donna a rivestire il ruolo di Presidente del Senato. La prima nota positiva, sottolinea Ferrazzi, è che è donna. La seconda, è che ha origini venete. Ricorda così Tina Anselmi, primo ministro donna che, attraverso numerose lotte per i diritti dei lavoratori e delle donne, ha dato lustro alla nostra regione.
Per quanto riguarda il progetto fondamentale del PD, Andrea Ferrazzi riconferma l’impegno del partito nel voler mettere assieme culture diverse per guardare al futuro attraverso un percorso di ricostruzione che parte dal territorio. Anche in Veneto, dove il PD ha sempre rivestito un ruolo di secondo piano rispetto alla Lega.
Sulle voci che Berlusconi volesse avvicinarsi al Partito Democratico, risponde che non è nella logica delle cose e che, l’ultima volta che il partito di centro sinistra ha stipulato degli accordi con altre forze politiche è stato nel 2011, quando il Paese era sull’orlo del baratro e il PD ha risposto all’appello del popolo degli elettori.
Definisce il voto di allora, come quello di oggi, una “voglia di cambiamento, di ribellione, di protesta”. La risposta politica, afferma, deve sostenere chi non riesce a vivere nella dignità attraverso un progetto di rilancio, e non attraverso il falso assistenzialismo promosso dai 5 stelle. Il reddito di cittadinanza non è un valido incentivo per risollevare il paese.
