Cronaca

Allarme sicurezza: 4 operai ustionati alle Acciaierie Venete di Padova

Stavano lavorando quando una mega cisterna contenente quintali di acciaio fuso si è rovesciata. L’ondata di calore ha colpito 4 operai che sono rimasti ustionati. Le condizioni sono gravi

È ancora grave David Frederic Gerard Di Natale. L’italo-francese di 39 anni residente a Santa Maria di Sala è stato investito assieme, ad altri tre operai, nella fonderia della Acciaierie Venete di Padova, da un’onda di calore di 1500 gradi. Ora è ricoverato al centro grandi ustioni. I più gravi con ustioni sul 100 per cento del corpo sono Marian Bratu, 43 anni, romeno residente a Codoneghe e Sergio Todita, 39 anni, moldavo abitante nel quartiere Arcella di Padova. Un quarto, Simone Vivian di 34 anni, residente a Vigonovo, è stato dimesso nella serata di ieri.

Un’enorme cisterna piena di acciaio fuso che era sospesa si è rovesciata, in seguito alla rottura del perno che la sorreggeva. Nessuno di loro è entrato in contatto con l’acciaio fuso. Non sarebbero sopravvissuti. Ma è l’onda di calore che ha disintegrato le loro tute da lavoro. I due più gravi, Marin e Sergiu, sono tati trovati nudi e terribilmente ustionati.

Una vicenda su cui sono intervenuti la leader della CGIL Susanna Camusso, definendo la sicurezza un’emergenza nazionale, e il Presidente del Senato Elisabetta Casellati, che ha auspicato che l’argomento sia affrontato dal Parlamento.

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