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Alex non è morto annegato: le ipotesi rimanenti

Le indagini sulla morte di Alex Marangon continuano e dopo l'autopsia gli inquirenti escludono la morte per annegamento. Ecco le ipotesi rimanenti

Alex Marangon non è morto annegato. La notizia, trapelata in queste ore, infittisce il mistero sulla morte del ventiseienne di Marcon avvenuta a Vidor. Soltanto l’autopsia, di cui è stato incaricato oggi l’anatomopatologo Alberto Furlanetto, darà risposte che potrebbero indirizzare gli investigatori.

Le principali ipotesi degli inquirenti

Per il momento rimangono in piedi le ipotesi del malore fatale o della caduta accidentale. È esclusa la morte violenta, perché anche da un esame superficiale della salma non sono stati rilevati segni di percosse, tagli da Lame o fori di proiettile. Non essendo stata trovata acqua dei polmoni è dunque archiviata la morte per annegamento.

La procura di Treviso, guidata in queste indagini dal pubblico ministero Giovanni Valmossoi, non esclude che Alex sia deceduto in seguito di un  arresto cardiaco causato dall’assunzione della allucinogeno ayahuaska e che sia stato gettato in acqua. La sostanza è illegale in Italia dal 2022.

Per il momento, ad ogni modo, nessuno è stato iscritto nel registro degli indagati. Però gli inquirenti hanno ascoltato una decina dei partecipanti alla festa dedicata alla meditazione e alla soluzione di tisane, organizzata sabato scorso nell’abbazia di Santa Bona. Sono stati sentiti anche gli organizzatori e i proprietari dell’edificio.

Il ruolo dell’ayahuaska

L’ayahuasca è un potente allucinogeno a cui sono attribuiti i poteri terapeutici ed è molto usata dagli sciamani in Amazzonia. La pozione viene ottenuta facendo bollire per diverse ore due piante della zona. Il Santo Daime, un movimento religioso brasiliano, negli anni trenta ha fatto conoscere l’allucinogeno a tutto il mondo.

Questa pianta è considerata, da molte persone vicino a pratiche spirituali e a movimenti new age, una sostanza utile ad affrontare viaggi introspettivi e per scoprire se stessi senza l’aiuto di uno psicoterapeuta. Il mondo accademico lo considera l’allucinogeno esistente più complesso e sofisticato al mondo dal punto di vista farmacologico.

GUARDA ANCHE:  Caso Alex Marangon: testimoniato l’uso di ayahuaska

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