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Eraclea: al via la spiaggia del futuro. Presentato il progetto

Berton: A Eraclea interventi precisi e mirati che andranno ad alzare il livello della qualità dei nostri servizi per i nostri ospiti

Eraclea lancia un nuovo modello di come vivere la spiaggia. La regione in partner con imprenditori privati apripista di un cambio di passo all’insegna della sicurezza sanitaria.

La nuova spiaggia

Nadia Zanchin, Sindaco di Eraclea: “Ombrelloni attivati con energia solare, spiaggia divise in zone riservate alle famiglie e ai giovani con piscina autonome, bagni autopulenti di ultima generazione. L’arenile di Eraclea si rinnova scommettendo su misure che riducano al minimo le occasioni di contagio. Il progetto verrà completamento in tre anni e si vedranno i primi sviluppi già da quest’anno”.

Si tratta di un’area di 25mila metri quadrati, capace di vedere collocati un migliaio di ombrelloni (circa 700 in questo periodo di emergenza sanitaria) e sarà finanziato con 800 mila fondi privati e 400mila pubblici regionali.

I complimenti dalla Regione

Federico Caner, Assessore al turismo del Veneto: “Il grande merito di Eraclea Beach è aver messo insieme molti imprenditori, aver fatto questa commistione tra pubblico e privato e aver usufruito della legge regionale per i bandi pubblici.

La costa veneta fa quasi metà del turismo della regione, seppur sia un prodotto maturo ha sempre bisogno di innovare per stare al passo con i tempi.”

Innovare per non uscire dal mercato

Alessandro Berton, Gestore Eraclea Beach: “Interventi precisi e mirati che andranno ad alzare il livello della qualità dei nostri servizi per i nostri ospiti che continueranno a premiarci”.

Un investimento pubblico e privato che consente di superare la direttiva Bolkestein.

Come spiegato dall’Assessore regionale veneto al bilancio Francesco Calzavara: “Grazie a una legge regionale, senza aspettare l’Italia o l’Europa riusciremo a rinnovare le concessioni prima che sia troppo tardi”.

Il progetto di Eraclea consente agli imprenditori di rinnovare le spiagge sicuri che che non verrà tolta loro la concessione prima di aver recuperato le spese e anche di recuperare il danno di immagine causato dalla scoperta nella zona di infiltrazioni della ‘ndrangheta legate anche al business degli alloggi per vacanzieri.

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