Cultura e Spettacolo

Al via la 17° edizione di Jesolo Sand Nativity

Jesolo Sand Nativity: Le “Storie della Bibbia”, episodi del testo sacro, raccontate in modo unico e con grande intensità espressiva attraverso le sculture di sabbia, in un percorso di sei opere che conduce alla tradizionale natività.

È questo il tema della diciassettesima edizione di Jesolo Sand Nativity, appuntamento ormai fisso nel calendario del Natale jesolano, inaugurato ufficialmente oggi, domenica 2 dicembre in piazza Marconi, con la benedizione solenne impartita dal Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia e il taglio del nastro da parte del primo cittadino della località balneare, Valerio Zoggia e dell’assessore al Turismo, Flavia Pastò.

Una sorta di prova generale, in vista dell’altro grande appuntamento in piazza San Pietro, previsto per venerdì 7 dicembre in piazza San Pietro, quando sotto gli occhi del mondo, sarà svelata la grande scultura della natività donata dalla Città di Jesolo a Papa Francesco e a tutta la cristianità. Un evento di portata mondiale nato da una proposta del primo cittadino e reso possibile dalle professionalità messe in campo dal Comune di Jesolo con il prezioso interessamento del Patriarca di Venezia, che ha presentato e condiviso l’idea con la Santa Sede.

“Il Natale che ci aspetta è quest’anno un momento straordinario – commenta il sindaco di Jesolo, Valerio Zoggia
– che consentirà alla nostra città di aprirsi una finestra sul mondo, nello scenario spettacolare di piazza San Pietro dove troverà posto il frutto di un’intuizione tutta jesolana. Un evento che certamente non ci sarebbe stato se non fosse esistito Sand Nativity, che la nostra città porta avanti con lungimiranza da quasi vent’anni e che trasforma la sabbia in un contenuto dalla grande forza comunicativa”.

L’esposizione di Jesolo, diventa quest’anno una sorta di anteprima, il “piccolo presepe” che attende lo svelamento del “grande presepe”, ma che porta comunque con sé la storia di un’iniziativa che si è dimostrata vincente ed un carico di emozioni che a distanza di 17 anni dalla prima edizione, continua a stupire e lasciare a bocca aperta i visitatori, che potranno ammirare le creazioni degli scultori internazionali fino al 10 febbraio.

“Il presepe di sabbia di Jesolo che tra poco sarà svelato al mondo in piazza San Pietro – aggiunge il Patriarca di Venezia, Francesco Moraglia – è un’opera che certamente resterà nella storia dei presepi allestiti nella Città del Vaticano ed è una dimostrazione delle capacità e della laboriosità di un territorio che negli anni è stato capace di trasformare una buona idea in un evento unico al mondo. Assieme a questo presepe c’è una visione di carità e di solidarietà. Questo territorio è stato capace di trasformare il segno del presepe in qualcosa che unisce nell’arte e soprattutto nei contenuti, con quei temi di fede, vissuta nella carità”.

Jesolo Sand Nativity conferma anche la sua vocazione alla solidarietà, iniziata nel 2004 e che nell’arco delle sue sedici edizioni ha permesso di raccogliere oltre 700 mila euro di offerte con cui sono stati sostenuti progetti benefici in oltre 20 paesi del mondo. Tanti, anche in questo caso, i progetti che saranno finanziati grazie alla generosità di chi visiterà il presepe di sabbia di Jesolo.

“La solidarietà è da sempre un elemento che, assieme all’accoglienza e all’ospitalità, contraddistingue la realtà jesolana, contraddistinguendola a livello internazionale – è il pensiero dell’assessore al Turismo, Flavia Pastò – e anche in questa edizione confermiamo l’attenzione verso chi è più bisognoso. Guardiamo quindi a quei paesi che vivono disagi e difficoltà, ma guardiamo anche a “casa nostra”, alle associazioni di volontariato del territori o che quotidianamente si impegnano per aiutare il prossimo e, quest’anno, destiamo un aiuto alle comunità del bellunese, duramente colpite dal maltempo di fine ottobre. Un aiuto concreto per sostenerli nella ripartenza, che assume un significato ancora più forte, con il Natale che si avvicina”.

Oltre all’aiuto alle comunità venete, tra i progetti scelti rientrano: la costruzione di un Centro Sociale a Cartagena de Indias, in Colombia, sostenuta da No Indifference Onlus; la realizzazione di un laboratorio di meccanica nella scuola (in costruzione) Don Bosco in Zimbabwe, seguita dal missionario salesiano Don Bruno Zamberlan.

Ancora, “Il viaggio di Roberto” sostengo bibliotecario per i bambini e ragazzi della città di Miguel Couto in Brasile, promosso da Progredire Onlus e dedicato alla memoria dello jesolano Roberto Bardella, assassinato nel 2016 a Rio de Janeiro ed infine la costruzione di una biblioteca all’interno del centro polifunzionale Casa Verona a Bissau, capitale della Giunta Bissau del Gruppo missionario Bedanda Onlus.

Tra i progetti locali invece, da segnalare il sostegno ad AVO, Associazione dei volontari ospedalieri, LILT – Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, ACAT Basso Piave – Associazione Club Alcologici Territoriali, il gruppo scout Jesolo e Telethon.

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