Cronaca

“Adotta una telecamera”: a Musile di Piave parte l’iniziativa

Il cittadino potrà installare appositi apparecchi in aree private che riprendono spazi e luoghi pubblici. Il sindaco Susanna: “Uno strumento in più per individuare i responsabili di danni o reati, molte volte difficili da individuare”. A carico del Comune gli oneri per la manutenzione periodica e la responsabilità della gestione dei dati raccolti.

Tutelare e monitorare zone specifiche del territorio attraverso l’installazione, da parte del cittadino, di sistemi di monitoraggio video in aree private a beneficio della collettività. E’ questo l’obiettivo dell’iniziativa “Adotta una telecamera”, provvedimento approvato nel corso dell’ultima giunta comunale a Musile di Piave.

Adotta una telecamera

Lo scopo è quello di estendere il più possibile il controllo in città aumentando i dispositivi di videosorveglianza già presenti, all’incirca una 60ina. Il tutto coinvolgendo i residenti, ma anche le aziende, gli imprenditori, i consorzi, le associazioni, gli amministratori di condominio e chiunque voglia parteciparvi. Il beneficio per il residente è quello di avere uno strumento in più, gestito dal Comune, per individuare eventuali reati o danneggiamenti anche in aree private.

L’installazione

Il cittadino potrà dunque concorrere all’installazione di una o più telecamere in aree private, purché monitorino spazi pubblici o ad uso pubblico (vicoli, strade, piazze o parcheggi). Le immagini verranno connesse al sistema di videosorveglianza comunale.

L’iter obbligatorio prevede la presentazione al Comune di un’apposita istanza da parte dell’interessato. L’ente provvederà poi a concordare un sopralluogo per valutare il punto di installazione, a cui seguirà apposito nullaosta e acquisizione del segnale della telecamera. A carico del residente vi è l’acquisto del dispositivo, degli eventuali accessori e l’installazione degli apparecchi. Il Comune provvederà poi all’ordinaria manutenzione di tutte le telecamere installate, ma anche alla registrazione dei filmati e alla conservazione degli stessi nel rispetto delle norme sulla tutela dei dati personali.

Il commento del sindaco

«La finalità di questa iniziativa – commenta il sindaco di Musile di Piave, Silvia Susanna – è un ottimo esempio di sinergia tra pubblico e privato allo scopo di salvaguardare la sicurezza di tutti, dall’incolumità fisica a quella patrimoniale dei cittadini, fino agli episodi di delinquenza. Abbiamo investito molto negli ultimi anni nell’installazione di telecamere su tutto il territorio e crediamo che con la partecipazione attiva del cittadino si possa migliorare ancora di più nel servizio alla cittadinanza e nell’aiuto alle forze dell’ordine in caso di eventuali riprese che possano essere utili alle indagini».

I dati

I dati saranno conservati in un apposito server e saranno visionabili esclusivamente dal personale autorizzato e dalla polizia giudiziaria. Le immagini registrate, infatti, non saranno visibili ai soggetti adottanti.

«Avere a disposizione maggiori immagini e riprese sul suolo pubblico -aggiunge Sabrina Spitaleri, comandante della polizia locale di Musile di Piave – rappresenta un aiuto in più in numerosi casi. Si pensi ai danni procurati al patrimonio pubblico o a un bene privato, al recupero di veicoli rubati, alla ricostruzione di incidenti stradali o al fenomeno dell’abbandono abusivo di rifiuti. Negli anni ci siamo accorti come la videosorveglianza sia inoltre molto efficace anche in tema di prevenzione e deterrenza».

Come aderire

Nei prossimi giorni si apriranno le domande di adesione al progetto, che saranno recapitate al comando di polizia locale di Musile di Piave.

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