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Carrozzeria Moderna: 19esimo furto. Appello al Capo dello Stato

19esimo furto alla Carrozzeria Moderna. Abbiamo raccolto lo sfogo del fondatore dell'azienda che parla a nome del figlio che ora gestisce la struttura con venti addetti

Ladri derubano per la diciannovesima volta la Carrozzeria Moderna a Mestre. l’ex proprietario Enrico Favaretto fa un appello al presidente Mattarella perché lo aiuti.

Il furto

E’ il diciannovesimo furto in sette anni. I Ladri si sono concentrati sulle macchinette automatiche delle bevande, degli snack e sulla cassa. Il bottino circa 125 euro, pochissimo al confronto dei colpo da centomila euro messo a segno il 6 aprile scorso, ma è l’ennesima goccia che fa traboccare il vaso. Paolo Favaretto della carrozzeria Moderna di Mestre è disperato. Lui ora ha ceduto l’azienda al figlio Mattia ed è preoccupato per lui 35 enne e per la ventina di addetti che ci lavorano.

La dichiarazione di Paolo Favaretto

“Sono stanco morto non ce la faccio più. 19 furti in 7 anni. Se non muoio di covid morirò per tutti questi furti. Non è possibile. Io sono arrivato ma mio figlio ha 33 anni. Stiamo facendo di tutto, siamo qui giorno e notte, stiamo facendo di tutto, siamo disperati. Faccio un’appello a Mattarella, ci dia una mano. Ho sempre difeso il tricolore e lo difendo ancora ma lei difenda queste aziende. Abbiamo 20 dipendenti e l’azienda ora è di nostro figlio. Sono disperato, non ce la faccio più” queste le parole sofferenti del Signor Favaretto.

Il ladro

La carrozzeria si trova a ridosso della stazione ferrovie e della famigerata Via Piave in una zona dove non ci sono abitazioni e dunque la sera non c’è controllo sociale. Paolo Favaretto ha visto tutto da casa attraverso le telecamere che si attivano con sensori distribuiti in più zone.

“E’ arrivato dai binari ha raccontato, era giovane con il volto coperto dalla mascherina e un berretto. Nella notte in città sono stati messi a segno altri piccoli furti se è stato lui si è portato a casa un bel gruzzolo”, ha raccontato alla polizia Paolo Favaretto.

Insomma l’ex proprietario della carrozzeria punta il dito sulla microcriminalità , ma il 6 aprile gli sono stati rubati Aerografi per la verniciatura, strumenti computerizzati per il colore, macchine di ultima generazione per carteggiare e forse sono entrati in azioni ladri più esperti. La carrozzeria si è fermata per 48 ore dato che ci sono voluti due gironi per rimpiazzare le macchine e l’assicurazione non ha ancora risarcito.

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