Economia e società

Venezia: il ricordo dell’Aqua granda del 1966

Il 4 novembre del 1966 è il giorno dell’Aqua granda, un’acqua così alta non si ricordava a memoria d’uomo.

Il vento di scirocco che soffia impetuoso, l’acqua che continua a salire e sommerge le rive, i campi, le calli che diventano canali da attraversare in barca a remi. Sono le immagini sbiadite ma emozionanti del 4 novembre 1966 a Burano, raccontato nel filmato storico proiettato questa mattina al cinema Pio X alla presenza del sindaco di Venezia, Luigi Brugnaro, del patriarca, Francesco Moraglia, e di numerosi cittadini muranesi tra i quali anche Emma Vidal, centenaria merlettaia conosciuta in tutta l’isola.

“Già nella serata del 3 novembre – ha raccontato commossa la signora Rita – l’acqua era entrata in casa e cominciò a scendere solo 24 ore dopo. Le cisterne di gasolio interrate erano straripate, le fognature scoppiate; eravamo senza luce né acqua potabile. Abbiamo vissuto momenti davvero duri, ma alla fine ce l’abbiamo fatta”.

“Nei giorni della grande alluvione – ha sottolineato il sindaco – i veneziani non si sono arresi: si sono tirati su le maniche, si sono dati da fare in prima persona per risollevare la città. È questo il buon esempio che dobbiamo dare ai nostri figli: smetterla di lamentarci e basta, non aspettare che qualcun altro risolva i nostri problemi, ma dare il nostro contributo, con lo stesso spirito d’iniziativa e la stessa generosità che i veneziani hanno sempre dimostrato nei confronti di chi è più in difficoltà”.

“Burano – ha concluso il primo cittadino – è un po’ il simbolo di tutte le periferie, lontane dai grandi eventi e dalle grandi cerimonie, ma ricche di quel senso di comunità che tutti dobbiamo ritrovare per fare davvero il bene della nostra straordinaria città”.

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