I promettenti rapper statunitensi XXXTentacion e Jimmy Wopo, entrambi appena 20enni, sono stati uccisi ieri in due diverse sparatorie a Miami e Pittsburgh.
Il rapper ventenne XXXTentacion (vero nome Jahseh Dwayne Onfroy) è stato ucciso, ieri pomeriggio a Miami, da alcuni colpi di arma da fuoco esplosi da un’auto. Si conclude così in modo violento la storia turbolenta del giovane rapper, salito alla ribalta ad appena diciassette anni grazie ad alcuni brani caricati sulla piattaforma musicale Soundcloud, da cui il nome dato al particolare ed eclettico stile hip hop della sua scena musicale, il Soundcloud Rap.
Al primo grande successo, “Look at me”, ha fatto seguito una lunga serie di pubblicazioni tra dischi ufficiali e mixtape, che gli hanno fatto guadagnare un seguito enorme anche in Italia dove dove “17”, primo vero album, aveva raggiunto la posizione numero tre della classifica.
Ma mentre decollava la sua carriera musicale XXXTentacion è diventato una presenza fissa delle cronache per le sue vicende legali: neanche sedicenne era già reduce da un anno di riformatorio quando nel 2016 fu incarcerato per rapina a mano armata. Per l’aggressione all’ex compagna, incinta, nel 2017 fu arrestato di nuovo e liberato con la condizionale ed era in attesa di processo con accuse varie, tra cui sequestro di persona. Tra i primi ad omaggiarlo dopo la morte, Kanye West, con questo tweet: «Non ti ho mai detto quanto mi hai ispirato. Riposa in pace».
Nelle stesse ore, e con le medesime modalità, ma a Pittsburgh, veniva ammazzato il collega e coetaneo Jimmy Wopo, colpito insieme ad un’altra persona nel corso di una sparatoria, la cui dinamica è ancora oscura. Travon Smart, vero nome della vittima, aveva 21 anni ed era considerato a sua volta una stella nascente: il suo “Elm street”, pubblicato nel 2016, ha raggiunto oltre sei milioni di visualizzazioni su Youtube.
