Guai per la spiaggia di “Playa Punta Canna” di Sottomarina. Sotto sequestro le zone del bar e degli ombrelloni da parte della Procura di Venezia
Nuovi guai per la spiaggia di “Playa Punta Canna”. Ormai conosciuta in tutt’Italia come la “spiaggia fascista”, per le marcette di regime, gli slogan fascisti urlati ai bagnanti dagli altoparlanti dall’allora gestore Gianni Scarpa e i cartelli disseminati in spiaggia che inneggiavano al Duce e al Ventennio. Il gestore è stato riconfermato, ma ora è la spiaggia che rischia di non riaprire. Nella serata di lunedì, i carabinieri della Forestale di Mestre hanno posto sotto sequestro penale lo stabilimento balneare, su indicazione della Procura di Venezia. Sotto accusa un allargamento della spiaggia ad un’area non in concessione così sono state recintate le zone del bar
e degli ombrelloni.