Pacemaker diventa piccolissimo e si pianta diretto nel cuore. In questo modo riduce le possibilità di infezioni
Diventa grande quanto la capsula di un’antibiotico: all’Ospedale dell’Angelo di Mestre inizia un’era caratterizzata dalla tecnologia sofisticata. L’ospedale dell’Angelo è già al passo con l’innovazione: “Con l’intervento realizzato la scorsa settimana su un paziente veneziano – spiega il direttore dell’Ulss 3 Serenissima, Giuseppe Dal Ben – all’ospedale di Mestre è cominciata l’era del pacemaker ‘leadless’, cioè ‘senza fili’. La nostra struttura entra così nella ristretta schiera degli ospedali che già utilizzano questa strumentazione rivoluzionaria per concezione e struttura”. Per le sue caratteristiche viene impiantato su pazienti selezionati.