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Novità sull’omicidio di Ivano Gritti avvenuto a Venezia

Potrebbe essere una lite sulla spartizione del bottino di alcune rapine il movente dell’omicidio di Ivano Gritti avvenuto nella notte di martedì a Venezia

Dalla perquisizione della casa di Esposito, l’uomo che ha ucciso il suo amico Ivano Gritti sparando due colpi di pistola attraverso il portoncino di casa, i carabinieri avrebbero raccolto elementi che collegano i due, o quantomeno Esposito, alle tre rapine compiute ai danni dei supermercati Coop e Crai nelle ultime settimane in centro storico.

Ciro Esposito ha invece dichiarato di aver usato la pistola (una semiautomatica con matricola abrasa) senza sapere chi si trovasse dall’altra parte del portoncino. La spiegazione del perché abbia sparato, raccontata da Esposito, non convince gli investigatori. Impossibile che non abbia riconosciuto l’amico. E avrebbe potuto colpire anche l’altro uomo che era con lui e che i residenti hanno visto fuggire. Al momento della fuga, indossava una felpa con cappuccio grigia e un cappello da baseball. Il fuggitivo, ai testimoni è sembrato di colore, forse di origine nordafricane, sembra sia stato stato individuato non molto tempo dopo dai carabinieri a Sacca Fisola, forse proprio nell’abitazione della compagna di Ciro Esposito.

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