Niente saloni da ballo per la Traviata di Hugo de Ana. Solo atmosfere astratte e simboliche per una suggestiva Arena di Verona.
Fino al 30 di Luglio, l’Arena di Verona ospiterà la
Traviata di Giuseppe Verdi. Diretta dal regista argentino Hugo de Ana, l’impostazione dell’opera è astratta e simbolica, con una scenografia fatta di enormi cornici accatastate sul palcoscenico, specchi svuotati e tele abbandonate, un clima di perfetta decadenza dove si aggirano personaggi in abiti sontuosi, quasi spaesati. Violetta, la protagonista, interpretata dalla georgiana Nino Machaidze e da Ekaterina Bakanova, è la massima espressione della fine del romanticismo, che viene sviluppata con un percorso verso la morte inevitabile improntato alla solitudine, con un coro che osserva il tutto con estremo distacco. Il regista argentino ha realizzato le scenografie per l’anfiteatro Scaligero nel 2011. Le coreografie sono di Leda Lojodice ed i direttori d’orchestra Jader Bignamini e Fabio Mastrangelo.
