Il 2 Giugno è la Festa della Repubblica. Ma probabilmente tutti se la ricordano per ben altri motivi.
Domani è il 2 Giugno, la Festa della Repubblica. Eppure ben pochi cittadini assoceranno questo giorno alla Repubblica perché tutti, di solito, pensano alle parate militari, ai bersaglieri a Roma e alle Frecce Tricolore (come se invece la festa delle Forze Armate non fosse già il 4 Novembre). L’unica cosa positiva, veramente da festeggiare, sarà riavere finalmente i due Marò con noi, in Italia. E si spera che una vicenda come quella dei Marò, che il governo ha praticamente costretto a consegnarsi in mani nemiche per non si sa quali accuse formali, per probabilmente bassi interessi della cosiddetta
real politique, per quella politica “da sagra paesana” che va tanto di moda adesso, non accada mai più a nessun altro. Il giudizio politico per il governo potremmo riassumerlo con le parole di Dante su Celestino V “che fece per gran viltade il rifiuto”. Ovviamente la viltà è un sentimento negativo ma pur sempre un sentimento dell’anima. Ma solo la storia ci dirà se sarà solo dolo specifico e purulento. Domani speriamo che non ci sia una dose massiccia di antibiotici per i nostri cari politici mediocri e modesti perché se tutto quello che si è visto è il meglio che possiamo fare allora figuriamoci. Almeno, facciamo gli auguri a Fabio.
