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Kosovari condannati per terrorismo: “Siamo stati fraintesi”

I kosovari riconosciuti colpevoli della preparazione di un attentato terroristico a Venezia non accettano la condanna. Continuano a proclamarsi innocenti nonostante le foto postate con coltelli e kalashnikov.

Il giudice dell’udienza preliminare Massimo Vicinanza ha condannato i tre kosovari accusati di associazione con finalità di terrorismo internazionale. Babaj, considerato il referente della cellula, è stato condannato a 5 anni di reclusione, mentre Bekaj e Haziraj a 4 anni. Il quarto componente, minorenne al momento dell’arresto, è stato condannato alla stessa pena.

I quattro erano stati arrestati a fine marzo 2017 a San Marco in un’operazione condotta in modo congiunto da carabinieri e polizia. Il blitz è durato in tutto 12 secondi, il tempo necessario che le squadre speciali dei carabinieri della polizia (GIS e NOCS) hanno impiegato per bloccarli nella loro abitazione.

I tre continuano a dichiararsi innocenti e a sostenere che sono stati fraintesi, nonostante alcune prove molto eloquenti emerse dalle indagini. Sui social avevano postato foto con coltelli e kalasnikov e inoltre avevano deciso di seguire i videocorsi dell’Isis sugli attentati con armi bianche. Ora ricorreranno in appello.

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