Cultura e Spettacolo

Siamo sempre più un popolo di navigatori… da smartphone

Secondo gli ultimi dati, sono ben 31 milioni gli italiani che navigano in internet da smartphone, un dispositivo indispensabile per i giovani che vogliono mantenere i contatti con i loro “back burner”, in italiano potremmo chiamarlo “il piano B”.

Sono 31 milioni gli italiani che accedono mensilmente a Internet da smartphone e tablet, dispositivi utilizzati esclusivamente dal 37% (circa 11 milioni) di loro. Lo rileva l’Osservatorio Mobile B2c Strategy della School of Management del Politecnico di Milano, aggiungendo che il tempo medio trascorso a navigare da mobile è il 64% del totale speso online, pari a circa 45 ore al mese. L’88% di questo tempo è consumato all’interno di un app, le prime tre sono di Facebook e Google.

«Il Mobile sta diventando un canale di vendita diretto sempre più rilevante, con un peso nel 2017 pari a ben un quarto degli acquisti eCommerce complessivi», dice Raffaello Balocco, Responsabile Scientifico dell’Osservatorio. Del resto, il mercato della pubblicità per schermo tattile supera il miliardo di euro, e rappresenta il 40% del mercato digitale, il 14% del totale, in aumento del 49% rispetto al 2016

Sempre a proposito di telefonia mobile, una ricerca del professor Jasyon L.Dibble dell’Hope College (nello stato americano del Michigan), ci fa sapere che i ragazzi di oggi tendono a rimanere sempre in contatto con i loro “back burner”, cioè amici, conoscenti o ex partner, con cui si continuano a tenere forme di comunicazione, magari saltuaria e in secondo piano rispetto alla relazione ufficiale.

Le classiche persone a cui ogni tanto – tramite social – si invia un semplice messaggio alla ricerca di uno scambio di informazioni “romantico o sessuale”, giusto per tenere calda la relazione virtuale, una pratica non necessariamente collegata al livello di impegno o di insoddisfazione nel proprio rapporto. Da un test su 650 universitari statunitensi è emerso che il 72,9% di questi ha un “amico o amica nel cassetto” con cui comunicare attraverso i social, percentuale che scende al 55,6% tra gli studenti con una relazione fissa.

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